Caso Alice Neri nelle scorse ore una testimonianza ha fatto nuova luce su quanto accaduto la notte dell’omicidio della donna trovata carbonizzata a Concordia sulla Secchia, nel Modenese. Alice aveva trascorso diverse ore in un locale con un collega di lavoro nella notte tra il 17 e il 18 novembre. Il marito della donna ma anche i familiari hanno puntato il dito contro il collega sostenendo che l’uomo non abbia raccontato tutta la verità. L’uomo non avrebbe aspettato che la donna salisse in macchina per fare ritorno a casa e dopo il ritrovamento del corpo non avrebbe neppure contattato i familiari. Nelle scorse ore è però emersa una testimonianza importante che potrebbe dare un impulso decisivo alle indagini.
Caso Alice Neri, cosa è successo la sera dell’omicidio?
Caso Alice Neri un testimone si è fatto avanti e ha deciso di parlare. Nelle scorse ore un cliente del locale in cui è stata vista l’ultima volta Alice ha raccontato quanto ha visto quella sera. L’uomo ha rivelato un particolare molto importante di questa vicenda che potrebbe servire per ricostruire quanto accaduto quella notte. L’uomo si era recato in quel locale per giocare alle slot con alcuni amici e in quel frangente ha notato Alice assieme al collega. La prima parte del racconto è stato avvalorato dalle telecamere della zona ma anche dalla testimonianza del collega che per atto dovuto risulta al momento indagato. L’uomo ha poi però raccontato cosa sarebbe successo quando Alice e il collega si sono salutati nel parcheggio. Il testimone si era allontanato in quel momento con alcuni amici e quando aveva fatto ritorno al parcheggio per riprendere la macchina aveva notato che Alice Neri era in attesa di qualcuno. La donna non si era allontanata ma era rimasta sul posto. Dopo essersi messa in macchina, un uomo si sarebbe avvicinato alla sua vettura e dopo averla tirata per il collo l’avrebbe baciata. Il testimone ha riferito di aver assistito alla scena da lontano e di non sapere se l’uomo in questione fosse Mohamed Galoul, fermato in Francia per essere il principale indiziato per l’omicidio della donna. Una testimonianza che trova dei punti di contatto con quanto asserito dai familiari della vittima che hanno sempre sostenuto che la donna fosse stata vittima di aggressione sessuale. La madre di Alice Neri ha infatti asserito che secondo lei la figlia sarebbe stata aggredita nel parcheggio e poi violentata. Mohamed si è dichiarato estraneo ai fatti pur avendo ammesso di aver accettato il passaggio da una donna con i capelli biondi. Gli inquirenti italiani lo sottoporranno ad interrogatorio nei prossimi giorni. Un altro testimone aveva invece riferito di aver visto proprio Mohamed avvicinarsi all’auto della donna. I due si frequentavano da circa un anno secondo quanto emerso dalle indagini.
Mohamed Galoul indagato per tentata estorsione ad un’altra donna
Il giovane indagato per l’omicidio di Alice Neri è indagato anche per tentata estorsione ai danni di un’altra giovane donna residente a Modena. L’uomo aveva minacciato la donna di diffondere a parenti a colleghi di lavoro video fatti dall’uomo durante i rapporti sessuali se lei non avesse rinunciato ad una somma di duemila euro, soldi che la donna aveva prestato al giovane. La donna e Alice Neri non si conoscevano. Dalle ultime risultanze è emerso che la notte dell’omicidio Alice avrebbe effettuato una ricerca su Google per una località che corrisponde al domicilio del tunisino.
La fiaccolata per Alice Neri
A un mese dalla scomparsa si terrà questa sera una fiaccolata a Modena per ricordare Alice Neri. I partecipanti dovranno indossare qualcosa di rosso come simbolo di impegno per contrastare la violenza contro le donne.