Giappone, azienda cerca dei lavoratori che saranno pagati per dormire: si tratta di uno studio di un nuovo medicinale, il quale avrà l’obiettivo di migliorare la qualità del sonno.
La ditta in questione è Calbee, impegnata nelle attività di distribuzione di snack alimentari e di farmaci da banco, la quale per studiare questo nuovo medicinale è alla ricerca di personale che sarà retribuito essenzialmente per dormire, senza la necessità che i lavoratori dispongano di particolari abilità o esperienze professionali.
Il programma sarà guidato da un famoso ricercatore dell’Università di Tsukabasa e sarà volto a monitorare, attraverso delle apposite sonde che misurano il funzionamento delle onde celebrali, i soggetti durante il corso di varie notti, mentre dormono all’interno delle proprie abitazioni, per poi condividere il risultato ottenuto all’interno dei social media.
Questo studio da parte dell’azienda giapponese Calbee si basa su varie ricerche che sono state fatte in materia, e che hanno rilevato il fatto che sempre un maggior numero di persone soffre di disturbi legati al sonno, a causa del cambiamento degli stili di vita che ha apportato lo scoppio della pandemia da Covid-19.
In particolare, l’azienda si pone come obiettivo principale quello di studiare questi disturbi, in modo da offrire una soluzione in tal senso e risolvere le problematiche che si sono generate e che sono aumentate nel corso di questi ultimi anni.
I soggetti che si candideranno e che verranno selezionati per partecipare al programma riceveranno come compenso 50.000 yen, ovvero l’equivalente di 340 euro.
Inoltre, anche al termine dello studio, ma solamente qualora i partecipanti riescano a dimostrare di aver migliorato la qualità del loro riposto, riceveranno un ulteriore compenso, di importo uguale a quello precedentemente ottenuto.
Elettroencefalografia (EEG): che cos’è e come funziona
L’elettroencefalografia o elettroencefalogramma è un esame che consente di avere una misurazione dell’attività elettrica del cervello attraverso l’utilizzo di appositi elettrodi posizionati sul soggetto.
L’esame di elettroencefalografia, noto come elettroencefalogramma o EEG, consiste nella misurazione, attraverso l’applicazione di un certo numero di elettrodi sullo scalpo, dell’attività elettrica del cervello, che a sua volta è la somma dell’attività elettrica di ogni singolo neurone.
In questo modo si avrà un’esplorazione funzionale, dinamica e in tempo reale del cervello, con la quale si potrà ottenere una registrazione grafica continua nel tempo.
Attraverso l’esame EEG, che ha lo scopo di evidenziare delle anomalie anche se in assenza dilezioni strutturali documentabili, si può rilevare l’attività elettrica celebrale:
- durante la veglia;
- durante il sonno;
- in particolari condizioni mediche.
L’esame di elettroencefalografia è caratterizzato da onde e può rilevare l’attività in vari modi:
- in maniera continua (ritmo);
- in maniera occasionale e sporadica (a intervalli di tempo incostanti);
- in intervalli approssimativamente regolari (attività periodiche);
- in maniera parossistica (una serie di onde che appaiono e spariscono improvvisamente).
L’EEG può avere diversi ritmi rapidi, ovvero caratterizzati da una frequenza superiore ai 14 cicli per secondo ed un voltaggio basso. Il più regolare tra questi è il ritmo beta, il quale a sua volta può essere distinto in:
- beta lento (13.5-18 c/s);
- beta rapido (18.5-30 c/s).
Le onde beta, però, vengono rilevate nei confronti dei soggetti ad occhi aperti o in stati di allerta, mentre l’attività che interessa all’azienda giapponese che intende migliorare la qualità del sonno post Covid è costituita dal ritmo alfa, che rappresenta la principale componente del tracciato del soggetto normale adulto a riposo sensoriale.
Le oscillazioni di frequenza sono comprese tra gli 8 e i 12 cicli per secondo, mentre il voltaggio è di circa 50 microvolts. Infine esistono i ritmi lenti caratterizzati da onde theta, le quali hanno una frequenza inferiore compresa tra i 4 e i 7 cicli per secondo e indicano la presenza di patologia.
Nei diversi stadi del sonno, infatti, sono presenti per lo più le onde theta e le onde delta, contrapposte a dei picchi di onde alfa e, molto raramente, di quelle beta.
L’esame di elettroencefalografia viene utilizzato negli studi che vengono effettuati sul sonno, in modo da poter individuare e comprendere le varie tipologie di disturbo che possono avere gli individui, come ad esempio:
- le apnee nel sonno;
- l’epilessia notturna;
- le dissonnie (insonnia, ipersonnia, narcolessia);
- le parasonnie (bruxismo, enuresi notturna, pavor nocturnus, sonnambulismo).