Papa Francesco, dimissioni pronte in caso di impedimento medico. 86 anni appena compiuti, il Pontefice si era espresso sulla questione già lo scorso luglio quando, nel corso di un’intervista rilasciata a Reuters, aveva respinto le voci speculative secondo cui le sue dimissioni sarebbero state immininenti a causa dei problemi al ginocchio e di una recente operazione al colon, anticipando che un giorno avrebbe potuto dimettersi se la salute cagionevole gli avesse reso impossibile dirigere la Chiesa. Da allora il Papa ha effettuato tre viaggi internazionali – in Canada, Kazakistan e Bahrain -, programmando una visita alla Repubblica Democratica del Congo e al Sud del Sudan per l’inizio del nuovo anno, viaggio rimandato proprio a causa dei dolori al ginocchio, che lo obbligano ad usare un bastone per le brevi passeggiate e una sedia a rotelle per le distanze più lunghe. Ora, interpellato dal quotidiano spagnolo Abc, ha ribadito quanto già dichiarato.

Papa Francesco dimissioni pronte in caso di impedimento medico

Ho già firmato le mie dimissioni. Era Tarcisio Bertone il Segretario di Stato. Le firmai e gli dissi: ‘In caso di impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce le avete già’. Non so a chi le abbia date il cardinal Bertone, ma gliele ho date io quando era segretario di Stato“. È quanto affermato da Papa Francesco nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo Abc, rispondendo alla domanda su cosa succede se un Pontefice diviene improvvisamente invalido per problemi di salute o per incidente, e se uno standard non sarebbe conveniente per questi casi. E alla successiva domanda sul fatto che anche Paolo VI lasciò per iscritto le sue dimissioni in caso di permanente impedimento, ha replicato: “Esatto, e io penso anche Pio XII”. “È la prima volta che lo dico”, ha poi aggiunto a proposito della sua rinuncia già firmata. “Ecco perché lo dico. Ora qualcuno andrà a chiederla a Bertone: ‘Dammi il pezzo di carta!’ (ride). Probabilmente lo consegnò al cardinale Pietro Parolin, nuovo segretario di Stato. Io l’ho dato a Bertone in quanto segretario di Stato”. Stando a quanto dichiarato dal Papa, dopo essere stato eletto nel 2013, egli avrebbe già firmato anticipatamente una lettera di dimissioni da utilizzare nel caso un giorno gravi problemi di salute gli rendessero impossibile svolgere le sue funzioni.

Il Papa può dimettersi? Cosa prevede il diritto canonico

Le dimissioni del Papa sono previste dal diritto canonico al canone 332, comma 2, dove si legge che “nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti”. Nel caso in cui il Pontefice sia colpito da una malattia invalidante, che gli impedisca di intendere e di volere, non esistono invece norme precise e sembra che la modalità generalmente usata sia quella resa nota da Papa Francesco, cioè attraverso una lettera di dimissioni firmata in anticipo e poi ufficializzata in caso di necessità.

I Pontefici ad aver abdicato, per scelta o costrizione, sono attualmente sei: oltre a Benedetto XVI, il più recente, nel 2013, nella storia del papato hanno rinunciato all’ufficio anche Clemente I, papa Ponziano, Benedetto IX, Celestino V e Gregorio XII. Il primo venne esiliato nel 97 dopo Cristo e, non potendo più esercitare le sue funzioni, diede le dimissioni, facendo eleggere al suo posto il Pontefice Evaristo. Celebre fu anche il rifiuto di Papa Celestino V, che abdicò nel 1924, dopo appena quattro mesi di pontificato. Ma sembra che anche Pio XII e Papa Giovanni Paolo II avessero già preparato delle lettere di dimissioni, simili a quella redatta dall’attuale Pontefice, da divulgare in caso di infermità inguaribile.