Taraneh Alidoosti il cliente, un’attrice che sa il fatto suo e non si è mai piegata. Nemmeno adesso nel momento di maggior difficoltà, vivendo in un paese come l?ira che sta perseguendo qualiasi tipo di situazione poco chiara. Un mese fa, Taraneh, si era detta disposta a pagare “qualsiasi prezzo” pur di rimanere in Iran a sostenere le manifestazioni in corso da tre mesi e che chiedono la fine della Repubblica islamica.

Ora, Taraneh Alidoosti, una delle più celebri attrici iraniane, è stata arrestata nella sua abitazione a Teheran dopo una perquisizione effettuata dalle forze di sicurezza.

Secondo Bbc in farsi e Radio Farda, non è noto dove sia stata portata. L’agenzia Tasnim ha riferito che è stata arrestata per aver “pubblicato contenuti falsi e distorti e incitato al caos“.

Taraneh Alidoosti il cliente. Chi è l’attrice iraniana

Alidoosti ha lavorato con alcuni dei maggiori registi iraniani: nel 2016, è stata co-protagonista del film premio OscarIl cliente‘ (2016) di Asghar Farhadi, che l’ha diretta in altri film drammatici.

Recita, nel 2008, in Shirin di Abbas Kiarostami e e quest’anno la pellicola ‘I fratelli di Leiyla’, in cui e’ diretta da Saeed Roustaee, è stata presentata in concorso al Festival di Cannes. Tra il 2015 e il 2016, infine, e’ stata tra i protagonisti di una fortunata serie Tv in Iran, ‘Shahrzad’.

Il 9 novembre, una sua foto senza hijab e con in mano il cartello con scritto in curdo lo slogan delle proteste ‘Donna, vita, libertà” aveva fatto il giro del mondo e raccolto quasi 1,7 milioni di like. Pochi giorni prima, il 5 novembre,

Alidoosti aveva pubblicato un post che ora risuona come una coraggiosa e consapevole sfida al regime: “Rimango e non ho intenzione di andarmene come si vocifera in giro”, ha scritto, “non ho passaporto o residenza in nessun altro Paese se non l’Iran“.

Taraneh Alidoosti il cliente. Dall’Oscar al carcere

 Diventata una star internazionale grazie al film del 2016 “Il Cliente” che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Da Cannes a Los Angeles è conosciuta e stimata, ma da qualche giorno, per via della sua voglia di protestare contro il regime iraniano è in carcere.

“Resterò, smetterò di lavorare“, dice da tempo l’attrice, “sarò al fianco delle famiglie dei prigionieri e delle persone uccise ed esigerò il rispetto dei loro diritti. Combatterò per la mia casa. Paghero’ qualsiasi prezzo per difendere i miei diritti e, soprattutto, credo in ciò che stiamo costruendo insieme oggi“.

Il post più recente su Instagram, dove contava più di 8 milioni di follower e che oggi non appare più accessibile, risaliva all’8 dicembre scorso, nel giorno della prima impiccagione di uno dei manifestanti arrestati nel corso della repressione messa in atto dalle autorità.

L’Iran ha giustiziato un manifestante“, ha scritto Alidoosti, “un ragazzo di 23 anni arrestato, processato e ucciso in meno di due mesi. Il suo nome e’ Mohsen Shekari. Ogni organizzazione internazionale che rimane a guardare questo bagno di sangue e non prende misure e’ una disgrazia per l’umanità”

Sul suo profilo l’attrice aveva denunciato fin da subito il caso di Mahsa Amini, che ha fatto scattare il vasto movimento di protesta tre mesi fa: è del 16 settembre, primo giorno di manifestazioni, il post con cui riporta la morte della ragazza di origine curda, finita in coma mentre era in custodia della polizia morale e morta tre giorni dopo il suo arresto per non aver indossato correttamente il velo.