Alessandro Borghi età. Nato a Roma il 19 settembre 1986, Alessandro Borghi è un attore italiano di film e serie tv. E’ alto 1 metro e 86 centimetri
Alessandro Borghi età, fidanzata
Alessandro Borghi ha 36 anni. E’ fidanzato con Irene Forti. Irene è laureata in economia aziendale alla Luiss. Si è poi specializzata in gestione delle risorse umane e amministrazione del personale. Vive tra Roma e Londra. È una consulente di HomeMeansCasa, una società di coaching psicologico, che si occupa dello sviluppo di contenuti, idee e progetti artistici e di intrattenimento per film, serie tv e produzioni teatrali. Il rapporto dei due è sempre stato molto riservato.
Alessandro Borghi ha rivelato che se ha ricominciato a leggere tanti libri è proprio merito di Irene: “La mia fidanzata è la persona più acculturata che io conosca, divora quattro libri a settimana: cosa che mi faceva sentire un ignorante, quindi ho detto ok, mettiamoci in pari”. La coppia per presentarsi al pubblico ha scelto il red carpet del film di Sorrentino alla Mostra del Cinema di Venezia 2021.
Tra le poche dichiarazioni rilasciate sulla loro relazione, Alessandro Borghi aveva raccontato lo scorso anno a Io Donna:
“Credo che gli uomini da soli abbiano poche chance di essere interessanti. Devono sempre essere accompagnati, se ci riescono, da una donna più interessante di loro: io adesso ce l’ho. Ne sono profondamente innamorato. Mi dice sempre: amo le persone che si alzano la mattina e sanno chi vogliono essere. Questa frase è diventata un’ispirazione. Ogni giorno mi chiedo: io cosa voglio fare per me, per gli altri, per questo mondo? La risposta non c’è, ma la domanda in sé attiva un processo che mi costringe ad avere a che fare con me in modo diverso
La coppia per ora non ha figli.
Fino all’estate del 2019 Borghi ha avuto una relazione con Roberta Pitrone, nota influencer e art director specializzata in arti grafiche e pubblicitarie.
Malattia
Nel 2020 Borghi ha annunciato su Instagram di avere una malattia: “Ho la sindrome di Tourette. Lo sto dicendo per far capire che non c’è niente di male e si può vivere con molta creatività in più”. Poi ha aggiunto: “Non è diagnosticata ufficialmente. Ci sono diversi tipi di sindrome e io ce l’ho motoria, ho un sacco di tic“.
La Sindrome di Tourette (ST) è una malattia neuropsichiatrica comunemente nota come ‘la malattia dei mille tic’ in quanto i pazienti che ne sono affetti manifestano movimenti incontrollati accompagnati da suoni e vocalizzi involontari di varia complessità.
Biografia
All’università Borghi ha studiato Economia, poi si è ritrovato quasi per caso a fare lo stuntman a Cinecittà, finendo poi con l’essere notato e avere piccoli ruoli in televisione in fiction come Distretto di polizia, Ho sposato uno sbirro, Don Matteo 7, La narcotici, Il commissario Rex, Squadra mobile.
L’esordio al cinema arriva nel 2005 con Cinque, thriller ambientato nella zona di Roma est, i cui protagonisti sono appunto cinque ragazzi, tra cui lo stesso Borghi. È proprio la Roma che lo ha cresciuto la fortunata location dei suoi primi film, infatti qualche anno dopo è il commissario Lanzi nell’action movie Roma Criminale (2013) e il “borgataro” Vittorio nel drammatico Non essere cattivo (2015).
Il successo arriva nel 2015 quando esce nelle sale il film “Suburra”, dove veste i panni malavitosi del boss di Ostia Aureliano Adami. Borghi ottiene una doppia candidatura ai David di Donatello e vince il Premio Vincenzo Crocitti come attore rivelazione dell’anno. A questa si aggiunge il premio Nuovo Imaie Talent Award come migliore attore italiano esordiente.
Dal 2017 al 2020 recita in tre stagioni di Suburra – La serie, prodotta da Netflix.
Nel 2018 interpreta il ruolo di Stefano Cucchi in Sulla mia pelle di Alessio Cremonini (anch’esso una produzione Netflix) con cui vince il Premio Pasinetti speciale al film e ai migliori attori, il Premio Brian, il Premio FEDIC alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e il David di Donatello come miglior attore protagonista.
In seguito è protagonista del kolossal italiano prodotto da Rai Cinema, Il primo re, diretto da Matteo Rovere ed interpretato assieme ad Alessio Lapice, versione rivisitata del mito di Romolo e Remo.
Nel 2020 è protagonista della co-produzione internazionale Diavoli, serie televisiva tratta dall’omonimo romanzo di Guido Maria Brera ed ambientata nel mondo dell’alta finanza londinese, co-prodotta e trasmessa da Sky Atlantic e girata in lingua inglese, in cui è affiancato da Patrick Dempsey e Kasia Smutniak.