Manovra 2023, ultime notizie.
Sono sempre più stretti i tempi per chiudere le somme e approvare il documento finanziario che regolamenterà la nostra economia per i dodici mesi successivi. Giornate calde per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, chiamato a trovare il giusto equilibrio tra entrate e uscite, con le risorse del caro bollette che rischiano di prosciugare gran parte dei fondi.
Manovra 2023, gli ultimi aggiornamenti
A proposito del peso “determinante” di Forza Italia nella coalizione di centrodestra, la Manovra 2023 dovrebbe prevedere l’introduzione della soglia minima sulle pensioni fissata a 600 euro (gli azzurri in campagna elettorale puntavano a 1.000), in particolare per gli over-75. Come in casi analoghi, si tratta di un emendamento che sarà analizzato a strettissimo giro.
Emendamenti che verranno approfonditi già a partire dal tardo pomeriggio e poi anche domenica mattina, sia per la maggioranza che per l’opposizione (solo quelli avanzati dai ministeri sono 68). C’è infatti un discreto pressing da parte della Commissione Bilancio alla Camera, chiamata ad approvare il testo prima di passare al Senato: obiettivo avere il semaforo verde entro Natale.
Altre risorse extra arriveranno con la proroga al 31 dicembre 2022 del Superbonus al 110% (inizialmente era fissata al 30 settembre) e la misura ‘salva-sport’ che consente alle società sportive di rateizzare fino a cinque anni i versamenti tributari con maggiorazione del 3%. Allo studio il rifinanziamento per una somma complessiva di 50 milioni per il trasporto marittimo e ferroviario.
A farne le spese (in tutti i sensi) potrebbe essere il reddito di cittadinanza, già stoppato dal nuovo Esecutivo. Le mensilità garantite per il 2023, infatti, potrebbero passare da 8 a 7, risparmiando così una cifra vicina ai 200 milioni di euro. Di Manovra ha parlato anche Giorgetti alla Festa di Fdi, il quale ha posto l’accento anche sull’allocazione di risorse a sostegno del sistema previdenziale, dal momento che “ci vuole coraggio per investire su quelli che oggi non contano ma che conteranno tra 18 anni ma senza i quali non esisterebbe la sostenibilità del sistema pensionistico“