A Roma, quattro persone sono state arrestate e accusate a vario titolo di sequestro di persona e furto di droga.

Tutto è partito qualche settimana fa con il furto, da parte di un esponente di una nota famiglia malavitosa, di un ingente quantitativo di droga ad un clan rivale. La reazione della famiglia derubata non è poi tardata ad arrivare. Infatti, scoperta l’abitazione di quello che viene ritenuto il responsabile del furto, è subito partita una spedizione punitiva, direttamente a casa dell’accusato.

I fatti risalgono allo scorso 17 Novembre quando, armati e incappucciati, alcune persone si sono presentate in un palazzo del Torrino, quartiere della Capitale e arrivati al piano, dopo il violento tentativo di sfondare la porta, hanno scoperto che l’interno della casa era vuota.

Il commando armato si è spostato quindi a Dragoncello, un altro quartiere di Roma, sempre a caccia di esponenti della stessa famiglia ma anche qui non hanno trovato nessuno.

Dopo due settimane, esattamente il 4 Dicembre, lo stesso commando, armato e incappucciato, decide di riproporre la stessa spedizione punitiva. Stavolta nell’appartamento trovano due donne, parenti del loro bersaglio, quello che ritengono responsabile del furto di droga e decidono quindi di rapirle. Le due vengono tenute in ostaggio per una notte. La mattina seguente una viene liberata e l’altra trasformata in merce di scambio

Roma furto di droga e sequestro di persona: le indagini della polizia

A dare l’allarme alle Forze dell’ordine è stato uno dei figli della donna rimasta in mano ai rapitori. Il ragazzo, minorenne, aveva visto infatti la mamma essere spinta con forza e fatta salire a bordo di un’auto. Spaventato, aveva chiamato il 112 denunciando l’accaduto.

Sul posto era intervenuta la polizia, che aveva avviato le ricerche, inizialmente infruttuose delle due donne. Dopo il rilascio di una di loro però, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile e del IX Distretto Esposizione hanno iniziato una serrata ed ininterrotta attività investigativa, con l’utilizzo anche di mezzi tecnici, che ha consentito di comprendere le motivazioni che stavano alla base del sequestro di persona e di rintracciare cosi la vittima del rapimento.

Il 6 Dicembre scorso sono riusciti a scoprire il luogo dello scambio, il centro commerciale di via Laurentina dove era in programma la risoluzione della controversia criminale. Sul luogo dello scambio si sono presentati uno dei sequestratori e due donne della famiglia vittima del sequestro. Con loro anche un intermediario.

Il blitz al centro commerciale

Al momento dello scambio, sono subito intervenuti gli agenti che hanno liberato la donna sequestrata e intercettato il riscatto. Si tratta infatti di sette chili di cocaina e 165.00 euro in contanti.

A portarli sul posto è stata una parente della vittima, la cui colpa è stata solo quella di essere parente del bersaglio dei sequestratori.

La Procura della Repubblica infine ha chiesto ed ottenuto dal Gip la convalida degli arresti e l’applicazione di misure cautelari personali e sono finiti in manette tre persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e una per sequestro di persona. I primi tre sono la donna, cugina della vittima, un suo sodale e colui che aveva fatto da intermediario con i sequestratori.

Quella portata al centro commerciale non era però l’unica droga sequestrata dalla polizia. Infatti, nel corso delle successive perquisizioni locali e domiciliari gli agenti hanno eseguito un ulteriore arresto nei confronti di un sodale del gruppo dei rom.

Si tratta un romano, trovato in possesso di 7 kg di cocaina, ripartiti in panetti da circa 1 kg,  5 kg circa di marjuana, 2 kg e 200 gr. circa di hashish, oltre che di 5.000 euro in contanti.