Le ultime notizie sul Qatargate portano in dote nuovi dettagli da valutare in un contesto già ampiamente complicato e svelato. Nella giornata di ieri era arrivata la conferma – da parte del Tribunale di Bruxelles – dell’emanazione di un mandato d’arresto europeo nei confronti dei principali indagati, con il giudice belga Michel Claise che ha parlato di Antonio Panzeri come “l’anima della vasta organizzazione fraudolenta”. Oggi spuntano ulteriori aggiornamenti e si precisa che la maxi-inchiesta sarebbe partita dalla segnalazione di una “talpa” che – tra le altre cose – sarebbe presente tra gli stessi eurodeputati.
Nel frattempo, la Guardia di Finanza italiana sta procedendo con un lavoro di controllo su sette conti italiani, per riconciliare tutti i flussi e individuare una eventuale presenza sospetta tra quelli in entrata. E sembra che le cifre riscontrate possano essere definite come “consistenti”.
Ultime notizie Qatargate, il controllo dei qatarini nelle aule UE
La Repubblica, quindi, ricostruisce quanto succedeva all’interno delle aule del Parlamento UE, con l’infiltrazione da parte di ospiti qatarini che presenziavano alle sessioni di lavoro per controllare l’esito delle votazioni su cui – evidentemente – avevano un discreto interesse. Si tratta, ad esempio, della sessione aperta dalla Commissione Libe dell’Eurocamera di qualche settimana fa, in cui si votava per un provvedimento che liberalizzava i visti di ingresso in Europa per il Qatar.
Oltre agli euro-deputati, in quell’occasione sono presenti Francesco Giorgi, Eldar Mamedov – policy Advisor del Gruppo S&D – e due persone non meglio specificate provenienti direttamente da Doha. Il provvedimento passa e l’assistente di Cozzolino sembra esultare battendo il cinque al collega vicino, mentre i qatarini lasciano silenziosamente l’aula. Si tratta di un episodio annotato anche dagli inquirenti belgi per ricostruire tutto quello che è successo da quando è stato ‘svelato’ il Qatargate.
Qatargate aggiornamenti, Spyraki rinuncia all’immunità
Nel frattempo Maria Spyraki è stata sospesa dal partito di governo greco di centrodestra Néa Dimokratía. Solo qualche giorno fa, la Procura europea aveva chiesto alla Spyraki la revoca dell’immunità da parlamentare. Lei ha risposto in questa maniera:
Felice di accettare la richiesta di revoca dell’immunità per chiarire che non ho un solo euro di differenza con il Parlamento europeo. Non ho niente a che fare con il Qatargate, non ho niente a che fare con nessun altro caso.
Le reazioni politiche, Zanni: “È ora di cambiare questa Europa, noi ci siamo”
Infine, sembra cominciare a scricchiolare anche la cosiddetta “maggioranza Ursula“, travolta dal Qatargate in maniera pesante. Gli equilibri europei potrebbero cambiare, ma chi predica calma è il leader del gruppo Id, Marco Zanni che ha provato a inquadrare la situazione attuale in questa maniera:
Quanto avvenuto in casa dei socialisti rappresenta l’ennesimo segnale di una maggioranza giunta ormai, nei fatti, al capolinea e senza più alcuna ragione di esistere. L’evidenza ha dimostrato che la vera minaccia all’Ue da isolare con un antidemocratico e vergognoso cordone sanitario non eravamo noi.
Quindi, l’appello al buon senso:
Il Ppe, se ancora ha a cuore certi valori, batta un colpo e dia un segnale, è ora di cambiare questa Europa e noi ci siamo.