Le ultime elezioni potrebbero aver segnato una svolta per il futuro sul tema degli accordi tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico come testimoniato dalle voci su Majorino in merito alle prossime regionali in Lombardia. Dopo aver gareggiato da soli e sostenuto la propria indipendenza nel corso delle votazioni che hanno poi visto trionfare il governo Meloni, questa volta pare che anche i più fervidi sostenitori pentastellati si siano resi disponibili ad un’apertura verso il Pd, in particolare alla voce di Majorino.

È questo infatti il quadro che emerge dalle votazioni degli iscritti al Movimento che in serata hanno visto premiare questo nuovo matrimonio con 3078 “sì” all’alleanza e 1788 “no”. Una stima che dice che oltre il 60% degli iscritti sia certo che quest’alleanza possa essere favorevole ad entrambi i partiti il prossimo febbraio.

Le votazioni per le regionali in Lombardia si terranno infatti il 12 e il 13 febbraio quando proprio Pierfrancesco Majorino proverà a sfidare Attilio Fontana che per ora continua ad esser dato come il favorito: ad ogni modo, la nuova coalizione del centrosinistra che già prevede Pd oltre a Europa Verde, Sinistra Italiana, liste civiche, ora potrà beneficiare anche di circa il 10% dei voti derivanti dai 5 Stelle.

Elezioni regionali in Lombardia, Majorino: “Sarà un’alleanza forte”

A sottolineare la soddisfazione per un accordo che dà nuova linfa a tutta la coalizione è stato proprio Pierfrancesco Majorino che dopo la votazione degli iscritti al Movimento ha sottolineato la solidità di questo gruppo in vista delle prossime elezioni. Partendo dai “si” ricevuti dai 5 Stelle, Majorino ha dichiarato:

Sono molto soddisfatto del risultato della consultazione tra gli iscritti al M5s. È la conferma della bontà dell’accordo che è stato raggiunto con i vertici regionali M5s. Sarà un’alleanza forte che vedrà anche la presenza di una lista civica che conterrà molte sorprese.

A lui, si è poi accodato il coordinatore lombardo del M5s Dario Violi che ha ribadito quanto il voto degli iscritti sia espressione di un’idea condivisa di tutto il Movimento a partire dal presidente Conte:

“Bene che i nostri iscritti abbiano riconosciuto il valore della nostra proposta per la Lombardia. Un percorso condiviso fin dai primi passi con il presidente Conte e costruito durante questi mesi all’interno dell’istituzione regionale. Da domani saremo immediatamente impegnati per raccontare ai lombardi il cambiamento che vogliamo.

Secondo i primi sondaggi, grazie a quest’accordo il prossimo febbraio il candidato Pd partirà con soli 5 punti di distacco da Fontana che dovrebbe cubare il 45% delle preferenze; resta molto più indietro invece la lista di Letizia Moratti che sarebbe ferma al 15% anche in virtù delle scelte politiche definite poco coerenti dai più.

L’impressione generale è che in casa Movimento 5 Stelle e Partito Democratico si sia voluto testare un primo approccio di coalizione per verificarne l’efficacia magari anche su larga scala; al momento restano sfumate tutte le iniziative simili a partire dalle elezioni nella regione Lazio dove invece i due partiti sembrano ormai essere troppo distanti per supportare un nome comune come sarà per la situazione lombarda.