Tabella aumento pensioni invalidità 2023. Oltre alle pensioni minime, nel 2023 aumenteranno anche le pensioni di invalidità. Andiamo a scoprire quali saranno i nuovi importi.
Tabella aumento pensioni invalidità 2023
Dato che quest’anno l’inflazione registrata è senza precedenti, con un tasso di rivalutazione del 7,3%, ci sarà un aumento molto più consistente rispetto agli anni scorsi. Le pensioni d’invalidità godranno di un incremento del 5,3%.
- Per gli invalidi civili, l’importo dell’assegno a gennaio 2023 sarà di 313,26 euro
- L’indennità di accompagnamento sarà di 567,55 euro
- La pensione per i ciechi civili parziali e totali (se ricoverati) sarà di 313,26 euro
- La pensione per i ciechi civili totali (non ricoverati) sarà di 338,46 euro
- L’indennità speciale per i ciechi civili parziali sarà di 233,29 euro
- L’indennità di accompagnamento per i ciechi assoluti sarà di 1.023,96 euro
- La Pensione per talassemia e drepanocitosi sarà di 562 euro
- La Pensione speciale per sordomuti sarà di 313,26 euro
- L’Indennità di comunicazione sarà di 282,42 euro
- L’indennità di frequenza sarà di 313, 26 euro
Chi rientra negli aumenti:
L’incremento perequativo disposto dal decreto legge n. 115/2022 all’art. 21 involge anche le prestazioni assistenziali, nonché alle prestazioni di invalidità civile e assegno sociale/pensione sociale. Le summenzionate prestazioni sono nel dettaglio:
– pensione di inabilità,
– assegno mensile di assistenza,
– assegno sociale sostitutivo,
– pensione non riversibile per sordi,
– pensione non riversibile per ciechi,
– indennità di accompagnamento,
– indennità di comunicazione,
– indennità accompagnamento cieco assoluto,
– indennità speciale,
– indennità di frequenza,
– indennità di talassemia,
– assegno sociale,
– pensione sociale
Cos’è la pensione di inabilità
La pensione di inabilità è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali), e che si trovano in stato di bisogno economico.
Il beneficio è corrisposto agli invalidi totali di età compresa tra i 18 e i 67 anni che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge e sono residenti in forma stabile in Italia.
Requisiti
La pensione può essere richiesta da chi è in possesso dei seguenti requisiti:
- riconoscimento dell’inabilità totale e permanente (100%);
- reddito inferiore alla soglia stabilita ogni anno per legge (per il 2021: 16.982,49 euro);
- età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- cittadinanza italiana
- per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
- per i cittadini stranieri extracomunitari: permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione);
- residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.
La pensione spetta anche se l’invalido è ricoverato in un istituto pubblico che provvede al suo sostentamento.
La pensione di inabilità è compatibile con le prestazioni erogate a titolo di invalidità per causa di guerra, di lavoro o di servizio, purché sia stata riconosciuta per una patologia o menomazione diversa.
È compatibile con pensioni dirette di invalidità erogate dall’Assicurazione Generale Obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti, dalle gestioni pensionistiche per i lavoratori autonomi e da ogni altra pensione obbligatoria per i lavoratori dipendenti.
È compatibile con l’attività lavorativa.