Allerta meteo gialla: il Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri ha diramato il Bollettino di Criticità del 16 dicembre 2022, alle ore 15:21, comunicando un rischio idrogeologico e idraulico per quanto riguarda alcune regioni italiane nella giornata di domani, sabato 17 dicembre 2022.
Allerta meteo gialla domani 17 dicembre: la Protezione Civile comunica quali sono le regioni a rischio
In particolare, la Protezione Civile ha comunicato uno stato di allerta meteo gialla per quanto riguarda le seguenti regioni:
All’interno del bollettino che è stato diramato si possono conoscere nel dettaglio le zone e i livelli d’allerta presenti all’interno dei singoli territori situati in queste zone.
Nello specifico, per quanto riguarda la giornata di domani, sabato 17 dicembre 2022, è prevista una “Ordinaria Criticità per Rischio Idraulico / Allerta Gialla” nei seguenti territori:
- Emilia Romagna (Costa ferrarese, Pianura modenese di Secchia e Panaro, Pianura reggiana di Enza e Crostolo, Pianura bolognese di Reno e suoi affluenti, Costa romagnola, Bassa collina e pianura romagnola, Pianura reggiana di Po);
- Toscana (Arno-Costa, Valdelsa-Valdera, Valdarno Inf., Arno-Firenze, Arno-Valdarno Sup.).
Inoltre, è prevista una “Ordinaria Criticità per Rischio Idrogeologico / Allerta Gialla” nelle seguenti zone:
- Campania (Piana Sele e Alto Cilento, Basso Cilento, Tusciano e Alto Sele, Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini, Alto Volturno e Matese, Piana campana, Napoli, Isole e Area vesuviana);
- Umbria (Chiani – Paglia, Trasimeno – Nestore, Nera – Corno, Chiascio – Topino, Medio Tevere, Alto Tevere).
Rischio idrogeologico e idraulico: che cos’è, quali sono i principali fenomeni meteorologici ad esso collegati e come si contrasta
Ecco qui sotto un paio di definizioni per cercare di comprendere meglio qual è il significato di rischio idrogeologico e idraulico.
- Idrogeologia: “è la disciplina delle scienze geologiche che studia le acque sotterranee, anche in rapporto alle acque superficiali”.
- Dissesto idrogeologico: termine “usato per definire i fenomeni e i danni reali o potenziali causati dalle acque in generale, siano esse superficiali, in forma liquida o solida, o sotterranee”.
Quando si parla di allerta meteo, il rischio può essere differenziato in due differenti tipologie:
- il rischio idrogeologico, il quale corrisponde agli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli pluviometrici critici lungo i versanti, dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua della la rete idrografica minore e di smaltimento delle acque piovane;
- il rischio idraulico, il quale corrisponde agli effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli idrometrici critici (possibili eventi alluvionali) lungo i corsi d’acqua principali.
All’interno del territorio italiano il rischio meteo idrogeologico e idraulico è molto diffuso e si estende praticamente in tutte le regioni presenti in Italia, dal momento che si presenta in maniera diversa a seconda dell’assetto geomorfologico del territorio.
Ecco quali sono i principali fenomeni meteorologici legati al rischio idrogeologico e idraulico:
- Alluvioni
- Cicloni
- Crisi idriche
- Erosioni costiere
- Frane
- Nebbia
- Neve e gelo
- Ondate di calore
- Pioggia e grandine
- Subsidenze e sprofondamenti
- Temporali e fulmini
- Valanghe
- Venti e mareggiate
Per prevenire gli effetti, talvolta disastrosi, di questi fenomeni la Protezione Civile ha messo in piedi un Programma attraverso il quale si pone l’obiettivo di potenziare l’efficacia delle azioni di prevenzione e di preparazione.
Nello specifico, questo Programma prevede due linee di attività:
- le attività generali (Attività A), dedicate alla definizione del progetto standard, alla predisposizione delle linee guida, in modo da ridurre il rischio idrogeologico e idraulico, e allo sviluppo di modelli di valutazione.
- l’applicazione dei progetti standard e delle linee guida nei Comuni e nei Contesti Territoriali delle singole Regioni (Attività B).
Il progetto standard per la riduzione del rischio idrogeologico e idraulico si articola in 6 fasi:
- analisi dei fabbisogni e individuazione dei Contesti Territoriali;
- analisi del rischio e definizione di scenari di rischio a scala comunale e sovracomunale;
- analisi ed eventuale aggiornamento dei Piani di protezione civile comunali, intercomunali, sovracomunali e regionali;
- valutazione dell’operatività del sistema di risposta in caso di emergenza;
- programmazione degli interventi per mitigare le condizioni di rischio e migliorare l’operatività del sistema di gestione dell’emergenza;
- valutazione dell’efficacia degli interventi.