Il Partito Democratico si porta avanti e, in via preventiva, ha sospeso l’Europarlamentare Andrea Cozzolino. Coinvolto marginalmente, ma non indagato, nell’ambito dello scandalo qatargate. alla luce delle “notizie riportate dagli organi di stampa sullo sviluppo delle indagini relative alla rete di corruzione che ha agito per condizionare le decisioni del Parlamento europeo” Enrico Letta ha convocato, con urgenza, la commissione di garanzia. Il primo passo adottato dal partito è stata la sopensione. Il Nazzareno fa sapere:
al fine di assumere le determinazioni più opportune, a garanzia dell’onorabilità della comunità dei democratici e delle democratiche e a tutela degli stessi esponenti chiamati in causa, affinché siano più liberi di esporre le proprie ragioni e fornire i chiarimenti che saranno richiesti dalle autorità inquirenti.
Il Pd si definisce parte lesa e, pertanto, fa spaere che:
Agirà conseguentemente in tutte le sedi giudiziarie.
Il Pd sospende Andrea Cozzolino
Andrea Cozzolino è stato sospeso. Sospensione che tocca anche l’albo degli iscritti e degli elettori del Pd, nonchè da tutti gli organismi del partito di cui dovesse eventualmente essere parte. Una scelta che risponde alla necessità di tutelare il partito e lo stesso Cozzolino. Il provvedimento – che applica le norme dello Statuto del Pd, del Codice Etico e del Regolamento delle Commissioni di Garanzia – resterà valido fino alla chiusura delle indagini da parte della magistratura. Cozzolino aveva già deciso di autosospendersi dal gruppo S&D del Parlamento Europeo.
Uno scandalo, quello qatargate, che piomba cone un macigno sul Pd dopo la sconfitta elettorale e nel bel mezzo del percorso congressuale. Da lì arrivano commenti alla vicenda. Elly Schlein lo ritiene:
uno scandalo di dimensioni enormi, vicenda gravissima e anche vergognosa per la sua portata. Per come intacca la credibilità di un’istituzione che ha messo la democrazia, i diritti, al centro del proprio operato. E quindi la reazione non può che essere che la più dura, ferma e rigorosa. La autorità stanno indagando, i corrotti ne risponderanno. Ma c’è di più: non basta l’indignazione, bisogna stringere le maglie dei controlli.
Questo il commento, invece, del governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini:
Quello che abbiamo visto, riguardasse anche una sola persona, è da voltastomaco. Il tema della questione morale deve tornare in primo piano. La stragrande maggioranza di iscritti, amministratori del Pd sono e siamo persone perbene che fanno quello che fanno in sobrietà, parola che ci deve essere chiara. Dobbiamo essere inflessibili. si può sbagliare – ha aggiunto – ma bisogna avere gli anticorpi per rimettere a posto le cose.