Col Giubileo previsto tra poco meno più di due anni, a Roma si accelera con i progetti per la realizzazione di nuove stazioni ferroviarie. Sono tre quelle pronte ad essere realizzate, dopo anni di attesa, per il 2025. Ma ve ne sono altre quattro che saranno inaugurate a stretto giro. Le prime ad essere pronte saranno le stazioni del Divino Amore, della Massimina e del Pigneto. Poi, sarà la volta di Selinunte e Paglian Casale, nel 2028 di Statuario e, ultima tra quelle in programma, nel 2029 è prevista la realizzazione anche della stazione di Zama, chiesta da anni dal popoloso Appio Latino anche per decongestionare il traffico di attraversamento del quadrante.

Giubileo, a Roma tre nuove nuove stazioni. Dove e quando inizieranno i lavori. L’apertura prevista per il 2025

I tre interventi più importanti – Divino Amore, Massimina e Pigneto – dovevano essere completati per il 2030 ma il Campidoglio ha pensato di inserirli nelle opere da realizzare entro il Giubileo. RFI ha recepito le istanze dell’amministrazione cittadina e grazie ad una sinergia attivata con regione e governo, ha deciso di anticipare lavori che comunque erano in agenda. Tra questi anche la riqualificazione della stazione di Magliana e di quella di Trastevere, che avrà un nuovo accesso pedonale e carrabile alle spalle di Trastevere, nell’area cioè che lambisce Marconi. Operazione, questa, da realizzare entro l’anno santo. Tra le tre nuove stazioni in programma, il progetto più ambizioso è senz’altro il nodo Pigneto. Qui una piazza verde dovrà “ricucire” il quartiere (diviso a metà da un vallo attraversato dalla ferrovia) con aree giochi, un playground, un cinema all’aperto e un tracciato che richiami il vecchio ponticello pedonale, simbolo storico per i residenti. Entro il 2027, è la promessa, il Pigneto avrà il suo vallo ferroviario finalmente “tombato”, ricoperto e riqualificato con nuovo spazi urbani per i cittadini. Il progetto è legato alla realizzazione della nuova stazione dei treni che permetterà, intanto, lo scambio con le linee fl3, fl4 e fl6 e con la fermata della metro C. Si tratta di un’iniziativa di grande importanza sia sul piano dei trasporti che su quello della rigenerazione urbana. Il nuovo progetto redatto da RfI prevede la partenza dei lavori a giugno del prossimo anno. L’opera, infatti, è ferma da cinque anni, impantanata in un cantiere che si è occupato dal 2017 solo di sistemazione dei sottoservizi e che ora il sindaco Roberto Gualtieri garantisce di far ripartire. Ma soprattutto di concludere, in buona parte almeno, entro il Giubileo.

Tra centro e periferia

Gli interventi previsti per il Giubileo contribuiscono in modo sostanziale alla pianificazione e realizzazione del futuro di Roma. In questo senso il principale intervento a cui l’Amministrazione sta lavorando, insieme a FSSR, è la riqualificazione dell’area di Piazza dei Cinquecento con un investimento di 30 milioni di euro per nuova illuminazione e pavimentazione, riorganizzazione delle aree pedonali, piantumazione di alberi, realizzazione di nuovi servizi igienici, postazioni per car e bike sharing e di nuovi stalli per le fermate e i capilinea di bus e tram. Ma non c’è solo il centro a beneficiare dell’accelerazione impressa dal Giubileo. Soprattutto per zone periferiche, come ad esempio Massimina e Divino Amore, si tratta di opere molto importanti e attese da tempo. Sono infrastrutture destinate a servire quadranti in cui, l’offerta di trasporto pubblico, si è finora limitata essenzialmente al servizio su gomma. Nel caso del Divino Amore, poi, oltre che per i residenti, diventa importante anche nell’ottica di garantire spostamenti “sostenibili” ai tanti pellegrini che vorranno visitare il santuario mariano. Grazie al Giubileo, quindi, la città avrà un sistema più efficiente di trasporto su ferro. Un passo in avanti per migliorare la mobilità, decongestionare il traffico, e accrescere la qualità di vita dei romani.