In un’intervista per il quotidiano “La Ragione”, Enzo Iacchetti ha ripercorso la sua vita, e ha svelato di soffrire di depressione.
In pochi avrebbero mai potuto immaginare che dietro il sorriso e l’umorismo di un attore comico come Enzo Iacchetti si nascondano anche alcuni momenti di malinconia e solitudine.
Ecco cosa ha confessato il comico.
Enzo Iacchetti parla della depressione e della morte del padre
Lo storico volto del tg satirico di Antonio Ricci, è tornato da poco alla conduzione di Striscia la notizia, accanto al collega Ezio Greggio, per intrattenere il pubblico con la sua simpatia.
Eppure, dietro la sua apparente allegria si nasconde un grande dolore.
Nell’intervista rilasciata a “La Ragione”, il comico ha toccato vari argomenti delicati ripercorrendo la sua carriera e la sua vita e si è lasciato andare al racconto di alcuni dei momenti più difficili della sua vita.
Iacchetti, ha confessato di aver avuto modo di riflettere a lungo sulla sua vita durante la pandemia di Coronavirus, e di essere arrivato ad una conclusione.
Ecco le sue parole:
“Prima della pandemia vivevo a pieno ritmo, non mi sembrava di avere 67 anni. Adesso invece mi sembra di avere molti più anni di quelli che ho. Vivo in solitudine e amo il silenzio. Strano, io che ho amato tanto la musica ultimamente non riesco ad ascoltarla, eppure la musica mi ha dato tanto. Forse troppo. Che sia forse depressione? L’ho sempre avuta. Anche da bambino ero vivace ma non parlavo, il palco per me è stato terapeutico. Tutti noi portiamo una croce, la mia è questo carattere“.
Il conduttore televisivo, oggi ha 70 anni e vanta una brillante carriera, ma, durante la sua vita ha dovuto affrontare un dolore molto grande nel momento in cui ha perso il padre e, in proposito, ha rivelato:
“Mio padre è venuto a mancare quando avevo solo 21 anni. Tuttora ho un senso di colpa fortissimo perché non andavo d’accordo con lui; ero fissato con la musica e le chitarre e non pensavo alle difficoltà che ogni giorno affrontava. Con la sua morte sono andato molto in crisi”.
Secondo Enzo Iacchetti, il suo disturbo depressivo è iniziato proprio in seguito alla scomparsa del genitore, una sofferenza con cui convive da quando era giovane e che è riuscito ad affrontare grazie alla carriera e alle sue passioni.
Il Maurizio Costanzo Show e i libri “bonsai”
La svolta nella carriera di Enzo Iacchetti è arrivata con la partecipazione al “Maurizio Costanzo Show”, nel 1990.
Durante l’intervista, infatti, ha raccontato:
“Mi chiamarono per partecipare al Maurizio Costanzo Show. Fu la svolta. Portai i miei ‘libri bonsai’ e l’idea piacque tantissimo a Costanzo che in me probabilmente percepisce un senso della comicità sensibile e malinconica alla Neil Simon. Andò tutto bene, mi chiese anche di improvvisare delle canzoni in diretta”.
La grande occasione arrivò, poi, nel 1994, con la prima conduzione di Striscia la Notizia insieme all’amico Ezio Greggio.
Il conduttore, inoltre, ha sempre avuto la passione per la musica, che si è rivelata terapeutica nel combattere le sofferenze che porta dentro di sé come un macigno:
“Tutto è iniziato quando da ragazzino vidi Celentano per la prima volta a Sanremo: rimasi folgorato e andai in fissa per la musica. La mia era diventata una passione ed ero anche dotato, infatti scoprirò presto di avere l’orecchio assoluto. Se solo avessi avuto la possibilità di studiare magari adesso sarei direttore di orchestra, solo che i miei genitori facevano lavori modesti e non potevano permettersi di pagarmi il Conservatorio“.
Nel 2009, infatti, il celebre volto di Striscia la Notizia, ha pubblicato un disco intitolato “Chiedo scusa al signor Gaber”, una raccolta di cover delle più famose canzoni del cantante Giorgio Gaber.