16 Dec, 2022 - 16:42

Pensioni precoci novità: requisiti, riforma, lavori gravosi

logo tag24

Pensioni precoci novità. Il governo Meloni ha inserito all’interno della bozza della Legge di Bilancio la riduzione dell’autorizzazione di spesa per il pensionamento anticipato dei lavoratori precoci di:

  • 80 milioni di euro per il 2023;
  • 90 milioni di euro per il 2024;
  • 120 milioni di euro a decorrere dal 2025.

Pensioni precoci novità

L’art. 153, comma 12, della Legge di Bilancio 2023, che riguarda il Trattamento pensionistico per i cosiddetti lavoratori precociriduce il limite di spesa entro il quale, per questi ultimi, il diritto alla pensione anticipata è riconosciuto con un requisito contributivo ridotto.

Tale riduzione è stata disposta in seguito agli esiti del monitoraggio finanziario e non compromette in alcun modo il riconoscimento dei benefici pensionistici in oggetto.

In particolare, il requisito contributivo ridotto è pari attualmente a 41 anni di contribuzione e viene riconosciuto ai soggetti che:

  • abbiano almeno 12 mesi di contribuzione per periodi di lavoro effettivo precedenti il compimento del 19° anno di età;
  • siano iscritti ad una forma di previdenza obbligatoria da una data precedente il 1° gennaio 1996;
  • rientrino in una delle fattispecie individuate dall’art. 1, comma 199, della legge n. 232 dell’11 dicembre 2016, e successive modificazioni.

La pensione lavoratori precoci 2023 decorre, previa presentazione della domanda da parte dei soggetti che dispongono dei requisiti richiesti, dal quarto mese successivo a quello di maturazione del requisito contributivo.

Se dai controlli sulle domande emergono degli scostamenti rispetto al limite di spesa, la decorrenza dei trattamenti è differita e si dà priorità alla data di maturazione del requisito per il trattamento in oggetto e, successivamente, alla data di presentazione della domanda.

Cos'è la pensione lavoratori precoci

La pensione lavoratori precoci 2023 è una prestazione economica che viene erogata ai lavoratori che:

  • possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età;
  • si trovano in determinate condizioni indicate dalla legge;
  • perfezionano, entro il 31 dicembre 2026, 41 anni di contribuzione.

La decorrenza del trattamento pensionistico avverrà:

  • dopo 3 mesi dalla maturazione dei requisiti, se questi ultimi sono stati perfezionati dal 1° gennaio 2019;
  • dal primo giorno del mese successivo all’apertura della relativa cd. finestra, se i requisiti sono stati perfezionati dal 1° gennaio 2019, anche cumulando i periodi assicurativi ai sensi della legge n. 228 del 2012.

Requisiti

I lavoratori che possiedono i requisii che abbiamo elencato durante il corso del precedente paragrafo potranno beneficiare della pensione lavoratori precoci 2023 qualora si trovino in una delle seguenti condizioni:

  • stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, e conclusione integrale della prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi;
  • invalidità superiore o uguale al 74% accertata dalle competenti commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile;
  • assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, oppure un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
  • hanno svolto attività particolarmente faticose e pesanti (attività usurante, addetti alla linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo);
  • sono ricompresi tra le categorie di lavoratori dipendenti di seguito elencate e hanno svolto l’attività lavorativa cd. gravosa per almeno sette anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa, oppure per almeno sei anni negli ultimi sette anni di attività lavorativa:
    • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
    • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
    • conciatori di pelli e di pellicce;
    • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
    • conduttori di mezzi pesanti e camion;
    • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
    • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
    • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
    • facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
    • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
    • operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
    • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
    • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
    • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature;
    • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
LEGGI ANCHE