Superbonus 110 proroga unifamiliare. Dietrofront del governo sul Superbonus 110. Sembrava che la proroga fino al 31 dicembre 2022 fosse saltata, invece il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che probabilmente la proroga “probabilmente confluirà in Manovra”. Le delibere condominiali dovranno essere fatte però “entro l’11 novembre”, ha aggiunto Giorgetti.

Superbonus 110 proroga unifamiliare

Sulla proroga del Superbonus al 31 dicembre “è emersa nelle ultime ore una problematica tecnica che può essere aggirata” inserendola in manovra, ha spiegato il relatore del decreto Guido Quintino Liris (FdI), che ha avanzato la proposta: “c’è una grossa apertura in questa direzione” da parte del governo, afferma.

“Ho rappresentato a governo e maggioranza la situazione, alla luce del fatto che la Ragioneria ha evidenziato problemi sul quater di natura tecnica: la proroga delle Cilas è al 31 dicembre, ma il dl andrebbe a completamento a metà gennaio, superando la scadenza. Con la manovra verrebbe recepito entro l’anno”, conclude Quintino Liris.

Sblocco crediti superbonus

Per i crediti invece la proposta del governo prevede le tre cessioni e Sace. Secondo Giorgetti il possibile intervento di Cdp per il Superbonus “non è contemplato in norma”.

Tra le novità attese con la conversione del Decreto Aiuti quater la proposta di prestiti ponte per le imprese, con garanzia pubblica fino al 20 per cento, e un ulteriore passaggio concesso a banche, gruppi bancari e intermediari finanziari.

E’ già operativo l’allungamento dei tempi per la fruizione in 10 anni delle detrazioni relative a importi comunicati all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022, introdotto dal DL Aiuti quater.

Con questi interventi, da un lato si tenta di rivitalizzare il mercato dei crediti di imposta, modificando in parte le attuali limitazioni imposte alle cessioni del credito successive alla prima. Dall’altro lato, si tenta di agevolare l’accesso al credito da parte dei soggetti che si sono visti privare della necessaria liquidità, a causa dell’impossibilità di monetizzare i crediti giacenti nel cassetto fiscale.