“Ci sarà un nuovo Mondiale per club”. Sono le parole del presidente della FIFA Gianni Infantino durante la conferenza stampa finale del Mondiale di Qatar 2022, che vedrà domenica l’atto finale tra Francia (QUI le ultime sugli indisponibili) e Argentina. Nessuna data precisa e nessuna sede già stabilita, ma il presidente della FIFA ha dichiarato: “Una nuova Coppa del Mondo per club – che sarà un torneo a 32 squadre – si svolgerà nel 2025. Ci saranno i migliori 32 club del Mondo“. Infantino ha poi parlato anche di due novità che riguardano il calcio femminile internazionale: “Ci sarà anche la Coppa del Mondo per club femminile e un Mondiale di futsal femminile. Quando si tratta del calendario delle partite internazionali, dobbiamo prendere in considerazione la salute e il benessere dei giocatori. Dobbiamo essere sicuri che ci sia un periodo di riposo e recupero per i giocatori, un periodo di vacanza, tendenzialmente almeno 72 ore tra le partite. Ora ci consulteremo su tutti questi argomenti ed approfondiremo il da farsi”. Tanti gli argomenti toccati da Gianni Infantino, che ha parlato delle competizioni FIFA per club, delle competizioni internazionali per le squadre nazionali e ha anche fatto un primo bilancio sull’attuale edizione della Coppa del Mondo.
Non solo il nuovo Mondiale per club: le parole di Infantino
Infantino ha parlato in apertura di conferenza stampa anche dell’attuale Mondiale in Qatar, spiegando: “Ringrazio tutti i lavoratori e i volontari coinvolti, per aver contribuito a rendere il Mondiale in Qatar come ‘la migliore Coppa del Mondo di sempre’. Abbiamo avuto 3,27 milioni di spettatori negli stadi. Abbiamo giocato 62 partite senza incidenti, con un’atmosfera molto gioiosa e felice”. Infantino ha poi proseguito: “Per la prima volta in assoluto, squadre di tutti i continenti sono passate alla fase a eliminazione diretta. Inoltre, per la prima volta, abbiamo avuto una donna ad arbitrare una partita dei Mondiali, Stéphanie Frappart dalla Francia, e ha fatto molto bene”, continua Infantino. “C’è stata una grande atmosfera, con persone che si sono incontrate, magari dimenticando alcuni dei loro problemi nella quotidianità, e provando piacere. Come già sapete è stato un successo incredibile. Ci stiamo avvicinando alla soglia dei 5 miliardi di telespettatori”.
Infantino ha poi parlato di un altro traguardo raggiunto dalla FIFA quest’anno: “Abbiamo approvato i nuovi regolamenti Fifa per gli agenti di calcio, che è un passo molto importante, dopo due anni di discussioni, per portare più ‘professionalità’. Abbiamo anche inserito un sistema di licenze obbligatorio e un tetto massimo sulle commissioni”. Alla fine della prima parte ha poi annunciato che la Coppa del Mondo per Club 2022 si svolgerà in Marocco, ma nel 2023.
“Ci sono culture diverse e vanno rispettate. Sui lavoratori morti…”
Successivamente Infantino ha parlato dei diritti dei lavoratori, ma anche del divieto delle fasce da capitano “One Love”, dichiarando: “Ci sono culture diverse, modi diversi di vedere le cose. Come Fifa dobbiamo prenderci cura di tutti. Non discriminiamo nessuno in base ai valori e ai sentimenti che ha. Quando si tratta di regolamenti e divieti, si tratta di rispettare un codice regolamentare. Nel campo di gioco si gioca a calcio. Ed è quello che abbiamo fatto. Quando si tratta del campo, devi rispettare il calcio. I regolamenti sono lì per proteggere 211 squadre di calcio e i loro tifosi, che vogliono venire e godersi il calcio. Onestamente credo che stiamo difendendo i valori, stiamo difendendo i diritti umani, stiamo difendendo i diritti di tutti in Fifa e al Mondiale. La gente che vede una parte vuole solo passare 90 minuti, o 120 minuti, o 120 minuti con i rigori, senza dover pensare ad altro che godersi un momento di piacere, gioia ed emozione. Ecco cosa dobbiamo fare: dobbiamo dare loro un momento della loro vita in cui possono dimenticare i loro problemi e godersi il calcio. Al di fuori della partita ognuno può esprimere le proprie opinioni come vuole, ma diamoci questo momento di gioia per goderci la partita”.
Infine una parentesi anche sui dati contrastanti dei lavoratori morti durante i lavori per Qatar 2022: “Ogni persona che muore è una tragedia per tutti. Per me e per noi, ogni perdita di vite umane è una tragedia. Tutto quello che potevamo fare per proteggere i lavoratori, lo abbiamo fatto”.