Sgombero moschea di Firenze. Mobilitazione dei fedeli della comunità islamica per impedire lo sfratto della moschea in piazza dei Ciompi da parte delle forze dell’ordine. Dopo la preghiera mattutina del venerdì centinaia di fedeli si sono fermati all’entrata della moschea disponendosi su due file per impedire l’accesso delle forze dell’Ordine. Con un cartello che recita: “Questo è un luogo di culto, i fedeli fanno preghiera qui ed è inaccettabile che siano sfrattati. Il diritto di culto deve essere garantito da questo Stato. E’ un diritto umano”.

Sgombero moschea di Firenze in via Ciompi

Alle 10.15 è arrivato l’ufficiale giudiziario insieme all’avvocato del proprietario dell’immobile, la società Finvi di Prato, e da allora sono in corso interlocuzioni all’interno della moschea con i rappresentanti della comunità, tra cui l’imam Izzedin Elzir. Al centro della discussione la possibilità di sgomberare l’immobile garantendo l’ordine pubblico. Sul luogo sono presenti tre camionette della Polizia.

“Non sappiamo se ci sarà un rinvio dello sfratto, noi siamo qui a pregare. Non andiamo via finché non troviamo un’alternativa”.

così l’imam di Firenze, Izzedin Elzir, durante il tentativo di sfratto della moschea,

“Spero di poter trovare un altro luogo anche domani, anche stasera non voglio danneggiare un’altra realtà. Ringrazio chi fa la sua parte per garantire i diritti a tutti: una parte di questo diritto è quello della proprietà e deve essere garantito, noi siamo i primi a dire che dobbiamo dare indietro lo spazio ma voglio sottolineare che tutti abbiamo pagato gli affitti, tocca alla proprietà dimostrare che non sono stati pagati”.


Secondo l’imam fiorentino “come noi affermiamo il diritto di Finvi di mantenere la sua proprietà, affermiamo un diritto, sancito dalla Costituzione, di pregare in tranquillità e questo noi lo possiamo fare grazie ai nostri concittadini. Alla proprietà chiediamo pazienza”.