Riduzione Imu canone concordato. Il contribuente, in caso di contratto a canone concordato, ha diritto a uno sconto del 25% sull’IMU dovuta. Da ciò deriva che lo stesso dovrà versare solo il 75% dell’IMU, a prescindere dell’aliquota decisa dal Comune.

Riduzione Imu canone concordato

Oltre ai contratti liberi (4+4), infatti, è prevista anche la formula del canone concordato (3+2) che dà diritto, tra le altre agevolazioni, a uno sconto del 25% sull’Imu. I proprietari di casa, infatti, dovranno versare solo il 75% dell’imposta, a prescindere dell’aliquota decisa dal Comune.

L’attestazione deve essere rilasciata dalle organizzazioni firmatarie dell’accordo concluso su base locale ed è necessaria per il riconoscimento delle agevolazioni fiscali previste dalla legge.

Il canone, la durata del contratto di locazione ed altre condizioni contrattuali sono definiti sulla base di quanto stabilito in appositi accordi stabiliti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative.

Differenza tra cedolare secca e canone concordato

La cedolare secca è un’unica tassa con tassazione pari a: 21% del canone annuo qualora il contratto di affitto sia a canone libero. 15% se è a canone concordato.

  • Contratto ordinario a canone libero (4+4)

La durata minima di questo canone d’affitto è di 4 anni rinnovabili per altri 4 anni in automatico. Trascorsi i primi 4 se il locatore non invia una lettera di disdetta, sei mesi prima della scadenza, il contratto si rinnova in automatico.

Il conduttore può dare disdetta con 3/6 mesi di anticipo a seconda degli accordi presi.

  • Contratto di locazione convenzionato o a canone concordato

La durata di questo contratto è di 3+2
L’importo del canone, che di solito è più basso di quello di mercato (calmierato), per venire incontro alle esigenze degli inquilini, ma anche alle esigenze dei proprietari, permettendo loro di beneficiare di incentivi fiscali quali:

  • abbattimento del 30% del canone su cui si paga l’Irpef
  • detrazione forfettaria del 5%
  • in dichiarazione si inserirà soltanto il 49,5% del canone annuale
  • sconto del 30% sull’imposta di registro (divisa tra locatore e inquilino).

Negli accordi in vigore sono state elaborate delle vere e proprie tabelle con i parametri valutati in base alle qualità e caratteristiche dell’immobile: zona ove ubicato, mq, rifiniture, accessori ecc….

Se le parti non comunicano nulla il contratto si considera rinnovato per altri due anni alle stesse condizioni. Per disdire il contratto occorre comunicazione tramite lettera raccomandata 6 mesi prima.