Certe storie non finiscono mai e il caso di Marc Marquez e Valentino Rossi probabilmente è destinato a rimanere per sempre negli annali della MotoGP. Ormai è risaputo che i rapporti tra i due siano completamente inesistenti dopo gli episodi di quel famoso GP di Sepang che rovinò i piani del Dottore alla ricerca del decimo successo mondiale.
Eppure, al di là di tutte le analisi dal punto etico e sportivo, per il pilota spagnolo quello scontro assomiglia molto a quanto può capitare nella quotidianità delle coppie, al punto da equiparare il suo rapporto con Rossi al divorzio:
È come in un divorzio a seconda di chi ascolti, credi a una versione o a un’altra. Non ci sono buoni o cattivi. Quello che è successo, è successo e basta. C’era una tensione ed è esplosa.
Marquez su Rossi-Lorenzo nel 2015: “Jorge più veloce”
Dopo il primo approccio morbido, Marc ha voluto rincarare un po’ la dose trasportando la MotoGP nel calcio e azzardando uno strano paragone con Messi. Stando alle parole dello spagnolo, se il Dottore fosse stato realmente il migliore in quella stagione non avrebbe cercato di attaccare i suoi rivali in quel modo, fuori dal contesto di gara:
Quando sei Messi, non cerchi il contatto; tu non vuoi che la partita si scaldi. Perché sei il migliore. Puoi risolverla quando vuoi. Quando invece si è già un po’ inferiori, si cerca di fomentare l’atmosfera per scaldarla un po’. È stato lo stesso alla fine di quel campionato, quando tutto è esploso. Jorge Lorenzo aveva più velocità di lui. [Rossi] stava cercando di scaldare l’atmosfera perché non aveva la stessa velocità di Lorenzo. E alla fine la velocità ha vinto.
Infine, una chiusura – l’ennesima – ad un riavvicinamento con Valentino:
Riconciliazione? No. Attenzione, lo rispetto molto per quello che ha fatto per il motociclismo. Ha portato molti tifosi e questo è un bene. Ma con quello che è successo basta, io sto da una parte e lui dall’altra.