Pantheon ingresso a pagamento? Intesa vicina. Che la questione del tariffario museale italiano fosse a cuore del neoministro alla Cultura Sangiuliano si era già capito: era stato lo stesso, qualche mese fa, a parlare della necessità di adeguare i prezzi dei biglietti d’ingresso agli spazi culturali ai livelli europei, generalmente più alti, incontrando le critiche di Vittorio Sgarbi, sottosegretario del medesimo dicastero, che era poi stato accontentato, almeno in parte, con la proposta del ministro di mantenere l’accesso gratuito per le prime domeniche del mese e in occasione di particolari ricorrenze storiche, come il 2 giugno. Per il resto, sembra ora che, dopo una serie di indugi, Ministero della Cultura e Campidoglio siano vicini ad un’intesa per rendere l’ingresso al sito museale più visitato d’Italia in tempi pre-pandemia, il Pantheon, a pagamento, ma a basso prezzo.
Pantheon ingresso a pagamento: è quasi intesa
Il ministro alla Cultura Sangiuliano e il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, avrebbero quasi raggiunto un’intesa per introdurre un biglietto di ingresso per il Pantheon, ma a prezzo basso e prevedendo una serie di esenzioni. L’obiettivo sarebbe quello di utilizzare i ricavi per la manutenzione e la riqualificazione del monumento, il più visitato in Italia, attualmente ad accesso gratuito, con un massimo di persone per volta. Il progetto era già stato avanzato nel 2016, con un accordo tra l’allora ministro Franceschini e la Diocesi di Roma, ma poi non era stato attuato. Ora Ministero e Campidoglio sembrerebbero essere pronti per un confronto.
La conferma è arrivata dallo stesso ministro alla Cultura. “Guardiamo anche a quanto accade nel resto d’Europa – ha dichiarato Sangiuliano -: in Francia per visitare il Musée de l’Armée, Invalides e Tomba di Napoleone si pagano 14 euro, in Inghilterra l’ingresso a Westminster Abbey, dove sono sepolti i reali britannici, costa 25 euro, mentre a Roskilde, per visitare la cattedrale con le tombe dei re danesi, si spendono 60 corone, circa 8 euro. Da noi il prezzo del biglietto sarà molto inferiore. Ovviamente, potranno essere esentati i cittadini romani e, come già avviene per tutti i musei, i giovani europei fino a 18 anni, i disabili e i loro accompagnatori, le scolaresche, i docenti e le guide turistiche. Siamo in ogni caso aperti – ha proseguito il ministro – a qualsiasi soluzione da definire con il Comune di Roma. Ci auguriamo si possa ragionare insieme per rendere al più presto operativo questo accordo, considerato anche che le risorse andrebbero destinate alla cura del Pantheon stesso e a quella dell’intera piazza”.
Dal canto suo, il Campidoglio ha già fatto sapere di essere al lavoro per arrivare ad un progetto condiviso. “Ci stiamo riflettendo – ha detto Roberto Gualtieri – potrebbe essere una scelta giusta. Se sono risorse utili per la città può essere un’idea da valutare“. L’intesa, dunque, si avvicina, e Sangiuliano si è detto entusiasta dell'”apertura del sindaco di Roma a ragionare insieme sull’ipotesi di introdurre un biglietto d’ingresso al Pantheon, il sito museale più visitato in Italia nel 2019, ultimo anno pre-pandemia, con 9 milioni e 300 mila persone. Un accordo del 2016 con la Diocesi di Roma, fatto dal mio predecessore, aveva previsto l’introduzione di un biglietto d’ingresso di soli 2 euro – ha precisato il ministro – nel pieno rispetto delle funzioni di culto del luogo. Accordo che non è mai stato attuato”. Il costo del tagliando per ammirare “l’opera di angeli e non di uomini” – come la definì Michelangelo – potrebbe quindi essere davvero irrisorio, permettendo però alla città di dedicarsi più costantemente alla cura del monumento e della piazza che lo accoglie, che ricevono milioni di visitatori ogni anno.