Da diversi anni ormai la Supercoppa italiana non viene più disputata nel nostro paese, fatta eccezione per gli ultimi due anni, dove la pandemia ha riportato ai vecchi schemi. La spettacolarità dell’evento, negli anni, ha attratto sempre più paesi e ultimamente questa competizione ha visto avvicinarsi molto l’interesse di Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi. La Lega, a queste avance non sembra tirarsi indietro, al contrario appare pronta ad ascoltare nuove proposte e idee.
Supercoppa italiana, sede tra Arabia Saudita e Emirati Arabi
All’assemblea di Lega, sono state così presentate le offerte del mondo arabo per ospitare la Supercoppa italiana a partire dal 2023. Sul piatto ci sono per ora solo due proposte: quella degli Emirati Arabi e quella dell’Arabia Saudita. L’idea del primo paese prevede la realizzazione di una final four, con quattro squadre impegnate in semifinali e finali a gennaio, e prima una fiera sul calcio italiano. Quella dell’Arabia Saudita prevede invece una doppia opzione: la final four o la finale secca ad agosto, da giocare tra Riad e Gedda.
Le iniziative sono al vaglio ma nella seconda un problema persiste: per accogliere la formula con la final four è necessaria prima la modifica del format. Ciò richiederebbe tempo e, non da ultimo, l’accordo di tutti i membri aventi diritto al voto.
Tempi tagliati dal presidente Casini e dall’amministratore delegato De Siervo che nell’ultima assemblea hanno spinto per votare subito l’offerta dei sauditi. La scelta non è casuale dal momento che l’opzione dell’Arabia Saudita prevedrebbe la formula con partita secca. Tutto sembrerebbe tornare dal momento che nei giorni scorsi una delegazione della Lega era già stata avvistata nella città: l’advisor della proposta di Riad è Romy Gai, ex direttore marketing della Juve, oggi tra le altre cose Chief Business Officer della Fifa.
Diritti non esclusivi per la Supercoppa italiana
I club hanno affidato alla Lega il mandato a trattare con i sauditi per la Supercoppa ma nessuna esclusiva e ciò lascerebbe così le porte aperte anche agli Emirati Arabi (già partner per la distribuzione in medio oriente e Nord Africa dei diritti del campionato italiano).