Perù e turisti. L’arresto dell’ex presidente Pedro Castillo non ha bloccato le proteste e le manifestazioni in Perù. Molti servizi sono ormai sospesi da settimane provocando così disagi a molti cittadini e stranieri. Il contesto generale non sembra destare troppe preoccupazioni ma centinaia di turisti stranieri, e tra questi decine di italiani, sono bloccati da martedì nell’area turistica del Machu Picchu. Ritardi e cancellazioni delle corse bus e delle tratte ferroviarie sono parte della protesta in atto.
Perù disagi per turisti. Oltre 10 italiani bloccati
Secondo l’ambasciata italiana, sono più di dieci gli abitanti del Belpaese presenti in Perù. Si stima che siano tra 30 e 40 le persone che transitavano in questi giorni nella regione di Cusco e Machu Picchu e che per via delle proteste, siano rimaste bloccate nella zona. Martedì scorso anche quattro ragazze erano rimaste bloccate per più di 24 ore a Checacupe e giusto poche ore fa hanno fatto sapere che sono riuscite a lasciare il bus e che si trovano in un ostello.
«Siamo riuscite ad arrivare ai piani alti grazie alle condivisioni, non sappiamo quanto resteremo qua ma siamo al sicuro».
Da martedì 13 dicembre, giorno in cui anche l’aeroporto di Cusco è stato chiuso a causa delle proteste, sono 779 i turisti bloccati nell’area turistica secondo i dati forniti oggi dalle autorità municipali di Machu Picchu.
Perù, tra proteste e scontri
È salito a nove il saldo complessivo dei morti a causa degli scontri tra manifestanti e polizia in corso in tutta la regione. Ieri nella regione settentrionale de ‘La Libertad’ un altro manifestante è morto. Si tratta del cinquantunenne Yoni Rosalino Cárdenas Escobal, travolto da un camion che procedeva a forte velocità su un tratto di strada provinciale liberato per due ore da un blocco realizzato da abitanti della zona.
L’attività politica e giudiziaria prosegue a ritmi elevati, con un plenum del Parlamento in cui si discute sull’anticipo delle elezioni generali. Si attiverà a breve anche il tribunale per le indagini preliminari che esaminerà una richiesta della procura generale di mantenere l’ex presidente Pedro Castillo in custodia cautelare per 18 mesi.