Shopping compulsivo cause, significato e possibili rimedi per combatterlo. Colpisce sempre più persone e tende a far sentire i suoi effetti soprattutto nelle stagioni in cui è più frequente fare acquisti: il Natale, con la sua atmosfera e i doni da comprare, si presta, insieme al black Friday, a diventare uno dei periodi più rischiosi per cadere in un atteggiamento poco consapevole negli acquisti ed entrare anche in una vera e propria oniomania (dal verbo greco oneomai, ovvero comprare, e mania, ovvero follia). Scopriamo insieme cos’è lo shopping compulsivo e in che modo si può sfuggire dal pericoloso ciclo audistruttivo che tende a creare.

Shopping compulsivo cause: urgenza e dipendenza

Shopping compulsivo cause. Un comportamento da shopping compulsivo o oniomania è spesso legato un senso di profonda insoddisfazione e di angoscia, che porta chi ne soffre -persone, spesso, che hanno già un vero e proprio disturbo d’ansia o problemi di autocontrollo degli impulsi o, ancora, disturbi dell’umore o problemi di autostima- a fare degli acquisti impulsivi.

Alcuni psichiatri conducono l’origine del disturbo a una disfunzione nella produzione di serotonina e dopamina, due neurotrasmettitori che influenzano il circuito della ricompensa e il controllo dell’impulsività.

Diffuso soprattutto tra i giovani (18-30 anni di età), provoca uno stimolo di urgenza in chi ne soffre, come una vera e propria dipendenza: lo stimolo riduce il loro auto-controllo e li porta a fare degli acquisti per ridurre il senso di insoddisfazione, di insicurezza, angoscia o ansia.

Ma, dopo il breve momento di rilassamento e sollievo, interviene il senso di colpa, che tende a far soffrire in modo notevole chi, effettivamente, ha questo comportamento. Questo ciclo autodistruttivo può molto incidere sui rapporti personali e sulla propria autostima e può anche provocare gravi problemi finanziari.

Lo shopping compulsivo può anche essere un comportamento messo in atto dopo un’ossessione (un pensiero ricorrente e invasivo) da un paziente che soffra di disturbo ossessivo-compulsivo.

Shopping compulsivo rimedi: psicologia

Proprio perché lo shopping compulsivo provoca gravi danni a chi ne soffre e alle persone che li circondano, è importante seguire un percorso terapeutico (la terapia da seguire sarebbe cognitiva e comportamentale), ma per chi non ne soffre in modo patologico può essere utile seguire alcuni consigli:

  • annotare le spese su un diario;
  • pagare solo in contanti;
  • impegnarsi in attività sostitutive (come fare sport);
  • rompere la sequenza negativit-acquisto-gratificazione;
  • darsi un budget fisso;
  • rimandare il più possibile il momento dell’acquisto;
  • cancellare i dati delle carte di credito immesse nei siti,
  • fare shopping in compagnia;

Significato: parola agli specialisti

Gli psicologi di TherapyChat spiegano che cosa succede al cervello e il meccanismo squisitamente fisico che si trova dietro allo shopping compulsivo, mostrando come la psicologia sia influenzata da mente e corpo:

“Agiscono quindi la corteccia prefrontale, la struttura cerebrale in cui prendono vita i nostri pensieri incaricata di valutare razionalmente il bisogno di acquistare qualcosa e che sia una necessità, e il sistema limbico, in particolare l’amigdala, responsabile delle nostre emozioni che regola i nostri impulsi e desideri. Quando si soffre di oniomania, l’amigdala prende il sopravvento, scatenando ansia stimolando un continuo piacere che si risolve solo con l’acquisto. Ci sono inoltre momenti in cui il sistema limbico dichiara una sorta di “stato di urgenza” e si appropria di tutte le risorse disponibili, spegnendo la corteccia prefrontale. A questo punto, le emozioni offuscano il giudizio e impediscono di pensare con chiarezza. In altre parole, si è lasciati in balia degli istinti basici e dei desideri insoddisfatti”.

E per questo 2022? Quali sorprese riseverà il Natale? Elisa Stefanati, psicoterapeuta presso la casa di cura Quisisana di Ferrara, ci spiega che l’incremento degli acquisti quest’anno non avranno carattere compulsivo, ma reattivo, in seguito a un periodo di privazione e di crisi forzata:

“In materia di psicologia dei consumi, alcuni esperti già evidenziano la nascita di un nuovo fenomeno denominato ‘lo shopping della vendetta’ e che rappresenta una reazione psicologica a un periodo di astinenza forzata. […] Normalmente si tratta di una forma particolare di shopping ‘reattivo’ e ‘restitutivo’ come successe dopo la crisi del 2008, ma che normalmente ha carattere momentaneo e dovrebbe esaurirsi dopo un breve periodo. “