Superlega parere Ue, anche dall’Italia arriva una bella boccata d’ossigeno. A renderla nota il presidente della Federcalcio Gravina: “Sono molto soddisfatto del parere dell’avvocato generale della Corte UE“.
Parole di gioia, quelle del massimo dirigente federale, anche perché il parere dell’avvocatura della Corte di Giustizia Ue sul caso Superlega era piuttosto attesa per via della prima decisione preliminare che sembra essere favorevole per quella definitiva che ci sarà a marzo .
E il numero uno della Federcalcio spiega ”Perché – aggiunge il numero uno della Federcalcio – perfettamente in linea con quanto sostenuto dalla nostra Federazione e dalla UEFA sin dall’annuncio della cosiddetta Superlega. Il sistema sportivo, sia europeo che mondiale, non può prescindere dal riconoscimento delle organizzazioni internazionali UEFA e FIFA ed è in questo quadro che vengono promossi la democrazia interna, il modello organizzativo piramidale e il merito sportivo“.
Superlega parere Ue. Linea Uefa confermata
Il presidente Gravina prosegue sulla stessa linea adottata da mesi, andando anche contro il presidente Agnelli, all’epoca il massimo divulgatore della Superlega. Certo, il numero uno della Figc fatica a parlare della famosa cena segreta tirata fuori dalla Procura di Torino e dal putiferio nella classe arbitrale, è più semplice tornare sull’argomento della Superlega.
“Confidando nella stessa impostazione anche nella sentenza della Corte, ritengo che tutte le componenti della famiglia del calcio europeo e mondiale sia uniscano per superare le difficoltà contingenti e per sviluppare il calcio a tutti i livelli”.
Superlega parere Ue. Schiaffo ad Agnelli e Perez
Nella tarda mattinata, anche la UEFA aveva accolto con favore il parere espresso dall’avvocato generale della UE Athanasios Rantos in riferimento alla vicenda.
Nel pronunciamento, Rantos ha raccomandato una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea a sostegno della missione centrale di governare il calcio europeo, proteggere la piramide e sviluppare il gioco in tutta Europa. “Le regole della FIFA e della UEFA – afferma Rantos nel documento – che sottopongono a una autorizzazione preventiva qualunque nuova competizione calcistica sono compatibili con il diritto dell’Unione Europea“.
Pensare che l’ormai ex presidente della Juve Agnelli e l’attuale del Real Madrid Florentino Perez credevano che la Corte di Giustizia desse a loro ragione nel merito, tanto che ci puntavano parecchio. Invece hanno ricevuto un bello schiaffo e a marzo, quando il parere si trasformerà in giudizio definitivo, dovranno abbandonare ogni progetto.