Le idangini della procura belga hanno innescato una bomba atomica sulle istituzioni europee: irregolarità, valigette e mazzette dipingono Bruxelles come un luogo di ladroni. Sembra il 1994 e sembra l’Italia. Mai, l’Europa, era stata investita di un’onta simile. Non ci sta il Ppe: il Partito Pololare Europeo, attraverso una comunicazione, assolve l’Europa in quanto istituzione e scarica tutta la colpa sull’S&d a cui si riconducono i personaggi coinvolti nello scandalo. Questo, come riporta l’AGI, quanto sostenuto dal Ppe:

Dobbiamo discutere dell’appartenenza: c’è stato uno sforzo costante per trasformare il Qatargate in un problema esclusivamente istituzionale. Ma questo scandalo non è orfano. Non è venuto fuori dal nulla. Non è successo da solo. Ha un nome. Ha un indirizzo. E questo è il gruppo S&d. Questo non è solo Qatargate, questo è uno scandalo di S&d. Dobbiamo discutere dell’ipocrisia: il gruppo S&d, il più santo di tutti, è all’epicentro del Qatargate. È ora che siano ritenuti responsabili. Le loro lezioni sullo stato di diritto si sono ora dimostrate ipocrite.

Qatargate, la dura nota del Ppe

La polemica è innescata dal Ppe su twitter con un’immagine che recita: ‘Questo non è solo Qatargate, questo è uno scandalo di S&d’.

Ma lo scandalo, dicono dal gruppo europarlamentare, potrebbe a cascata colpire i partiti e la classe politica nazionale. Questo quanto sostengono:

Dobbiamo discutere della sostanza: non perdiamo tempo in chiacchiere. Questo scandalo S&d va oltre gli ‘incontri e i saluti’. Ha riguardato decisioni e legislazioni reali. Attaccare il gruppo del Ppe per la sua posizione sulle misure d’urgenza in seguito a questi eventi dimostra quanto sia profondo il disprezzo della sinistra per la democrazia. Dobbiamo discutere della pervasività: lo scandalo S&d va oltre Bruxelles. Coinvolge tre partiti politici nazionali, eurodeputati e personale. Se questo non è sistemico, allora cosa lo è? Quanto in alto e quanto in profondità arriva la loro corruzione? I nostri cittadini esigono risposte. Dobbiamo discutere le conseguenze: purtroppo, siamo costretti a mettere in discussione le posizioni dell’S&d nei confronti dei Paesi terzi. La loro parola non significa nulla quando i loro presunti ‘alti standard morali’ possono avere un prezzo.

La posizione di Spiraky

Parole dure che giungono nonostante, com’è attualmente lo stato dell’arte, anche un membro del Ppe è coinvolto nella fase di indagine. Il capo della Procura europea Laura Kövesi, infatti, ha chiesto la revoca dell’immunità dell’ex vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili (S&D) e dell’europarlamentare Maria Spyraki (Ppe). Quest’ultima, tuttavia, fa sapere in una nota:

Non ho alcun legame – riporta l’AGI – con il Qatargate e accetto volentieri la richiesta di revocare la mia immunità per dimostrare che non ho un solo euro di controversia finanziaria con il Parlamento europeo. La questione – ha garantito Spyraki – riguarda l’indennità di un mio ex collega straniero che aveva un grave problema personale ed era assente da tempo dal Parlamento europeo.