Lirio Abbate non è più il direttore de L’Espresso. Nella giornata di oggi, 15 dicembre, il proprietario del gruppo editoriale BFC MediaDaniele Iervolino, ha deciso di sostituire Abbate con il direttore della rivista Forbes Italia, Alessandro Mauro Rossi. BFC Media controlla L’Espresso dallo scorso marzo, quando lo aveva rilevato dal gruppo Gedi nel dissenso della redazione e con le dimissioni dell’allora direttore, Marco Damilano; al suo posto era stato nominato appunto Abbate, all’epoca vicedirettore.

Stato di agitazione per il licenziamento del direttore de L’espresso Lirio Abbate

Dopo il licenziamento del direttore de L’Espresso Lirio Abbate, la redazione ha proclamato lo stato di agitazione e si è riunita in assemblea dando mandato al comitato di redazione di “prendere ogni tipo di iniziativa a tutela del prestigio e dell’indipendenza della testata”. Il comitato ha criticato con toni molto duri la proprietà per la sostituzione di Abbate, giudicandola immotivata.

Risale solo a qualche mese fa, infatti, la presentazione fatta da Abbate assieme a Iervolino de L’Espresso del futuro, il nuovo progetto multimediale de L’Espresso che vedrà la luce a gennaio 2023 con il restyling cartaceo della rivista e il lancio della sua nuova piattaforma digitale, presentata come una netzine fortemente orientato al coinvolgimento degli utenti.

Chi è Abbate

Siciliano, classe 1971, l’ormai ex direttore de L’Espresso è entrato a far parte della redazione del noto settimanale nel 2009, come giornalista d’inchiesta. Nel corso della sua carriera si è occupato dei principali scandali italiani relativi a criminalità organizzata, tangenti e traffico di esseri umani. E’ anche autore di reportage sulle mafie e sulle collusioni che queste hanno con la politica. Nel 2010 gli è stato assegnato il Premiolino, uno fra i più antichi e importanti premi giornalistici italiani, e nel 2014 Reporters sans frontières lo ha inserito fra i “100 eroi dell’informazione”.

E’ autore di numerosissimi libri tra i quali, solo per citare i più recenti: Stragisti. Uomini e donne delle bombe di mafia (2022), Faccia da Mostro (2021), U siccu. Matteo Messina Denaro: l’ultimo capo dei capi (2020), Il rosso & il nero. Il romanzo della «Peggio gioventù» (2019).