A Roma un rider di origine indiana di 28 anni è stato investito e ucciso da un ragazzo di 22 anni al volante di una Fiat 500.

Muralidharan Abhishek, il nome della vittima, nella serata di ieri si trovava a bordo di uno motorino Honda e stava lavorando per il gruppo di food delivery Just Eat. La vittima, di origini indiane, è stata trovata distesa sul selciato vicino al motorino, distrutto dopo l’impatto.

L’incidente, secondo quanto si è appreso dalle prime ricostruzioni, è avvenuto nella notte di Mercoledì 14 Dicembre in via Santi Cosma e Damiano, nella zona di Tomba di Nerone a Roma Nord.

Sul posto sono subito arrivati gli agenti del XIV gruppo Monte Mario della polizia locale di Roma capitale e il personale del 118 per prestare i primi soccorsi che purtroppo si sono rivelati inutili poichè il giovane era già morto.

La vittima aveva deciso di lasciare il suo Paese d’origine in cerca di miglior fortuna in Italia e da qualche tempo aveva trovato stabilità lavorando appunto come rider.  

Roma rider investito e ucciso: la probabile dinamica dell’incidente

Il giovane automobilista italiano, 22 anni, è finito a Regina Coeli, con la pesantissima accusa di omicidio stradale. È inoltre risultato positivo al test sugli stupefacenti e al momento dell’impatto viaggiava ad una velocità di gran lunga oltre i limiti imposti in quel tratto di strada.

E secondo l’analisi delle frenate e del punto d’impatto, quell’automobile avrebbe colpito la moto guidata dal rider indiano nella corsia di marcia inversa, la 500 quindi potrebbe aver invaso la corsia opposta travolgendo così la vittima.

La posizione del giovane italiano è ora al vaglio della magistratura. Il magistrato, nonostante il caso purtroppo sembra particolarmente chiaro, ha deciso comunque di disporre l’esame autoptico sul corpo della vittima e già oggi, il medico legale riceverà l’incarico da parte del sostituto procuratore per effettuare l’autopsia del rider all‘Istituto di Medicina Legale del Policlinico Gemelli. Anche da questo importante esame il magistrato si aspetta di avere delle informazioni utili per ricostruire nei minimi dettagli ciò che è successo Martedì notte.

La polizia locale sta lavorando in queste ore per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e fare chiarezza su cosa sia accaduto il quel tratto di strada.

Questo non è purtroppo l’unico incidente mortale nella Capitale in cui è vittima un rider. La lista è sempre più lunga, lo scorso anno un 34enne nigeriano è morto dopo essersi scontrato, mentre era su un monopattino, contro una macchina nel quartiere Trieste. Lo scorso Febbraio invece, un fattorino 29enne del Bangladesh è stato travolto a bordo della sua bici da una macchina in via Ostiense, l’impatto in quel caso non fu mortale ma l’uomo è stato ricoverato in codice rosso. Ieri la nuova tragedia in cui ha perso la vita un 28enne indiano.

Il cordoglio del sindacato 

Marino Masucci, della Fit-Cisl del Lazio, e Paolo Cerminara, della Fit-Cisl del Lazio hanno espresso cordoglio per la morte di Muralidharan Abhishek: 

“Esprimiamo cordoglio e dolore per l’ennesima tragedia avvenuta Martedì scorso, quando un rider ha perso la vita mentre lavorava a Roma. Vogliamo far arrivare il nostro abbraccio alla famiglia e rompere ogni forma di silenzio su tragedie di questo tipo”.

I sindacalisti aggiungono che “in attesa che sia chiarita la dinamica di quanto è avvenuto, ribadiamo con forza e vigore che va fatto tutto il possibile per garantire la sicurezza stradale e di ogni lavoratore, a partire da quella di persone che sono attive in strada, in diversi orari, in diverse condizioni meteo e in condizioni di solitudine. Nessuna azione, nessun gesto, nessuna misura deve restare intentata per fare in modo che la strada sia un luogo sicuro, e per tutelare l’incolumità di ogni lavoratore”.