Fino al 16 aprile, alla Galleria Sabauda di Torino, è possibile visitare la mostra di Rembrandt.
Il grande maestro olandese del Seicento viene celebrato attraverso l’esposizione di 22 opere, tra disegni, dipinti e acqueforti.
La mostra di Rembrandt a Torino, cosa propone il percorso espositivo
Lo Spazio Scoperte della Galleria Sabauda ospita l’esposizione delle opere di “Rembrandt incontra Rembrandt”.
Come ha spiegato la Direttrice Enrica Pagella:
“La mostra propone un percorso sullo straordinario patrimonio legato al maestro olandese conservato ai Musei Reali e intende portare all’attenzione del pubblico le ricche raccolte di arte fiamminga e olandese, che rappresentano una peculiarità, sia per consistenza, sia per qualità, nel panorama delle collezioni pubbliche italiane”.
Al centro della mostra di Rembrandt ci saranno due dei suoi capolavori giovanili, ovvero, il “Ritratto di vecchio dormiente” e “La cena in Emmaus”, entrambe risalenti al 1629.
Mentre il primo appartiene alla pinacoteca torinese, il secondo, invece, è in prestito dal Musée Jacquemart-André di Parigi.
Durante il percorso espositivo tra tele, disegni e acqueforti provenienti dalla Biblioteca Reale o dalle raccolte della stessa Sabauda, vengono evidenziate le diverse tecniche, nell’uso del colore e della luce e nella trasfigurazione poetica dei soggetti, tratti dalla realtà quotidiana e dalla storia sacra che rivelano la maestria del pittore.
Cosa raffigurano “La Cena in Emmaus” e il “Ritratto di vecchio dormiente”
“La Cena in Emmaus” raffigura un episodio tratto dal Vangelo di Luca.
Nell’opera, Gesù si mostra a due apostoli lungo la via di Emmaus, tre giorni dopo l’avvenuta sepoltura.
Senza riconoscerlo gli apostoli lo invitano a cenare con loro e nel momento della rivelazione mostrano tutta la loro emozione.
Mentre uno dei due si ritrae per la sorpresa, l’altro cade a terra in ginocchio, rovesciando lo sgabello su cui era seduto.
Il “Ritratto di vecchio dormiente”, invece, è ispirato ad una scena di vita quotidiana.
In questo capolavoro, viene mostrato un anziano che dorme su una poltrona, immerso nell’oscurità dell’ambiente che lo circonda e illuminato solo dalle braci di un focolare.
Qui, l’artista ha voluto rimarcare i particolari della scena creando un effetto quasi irreale, invece, nella tela proveniente da Parigi, viene rimarcato il significato mistico della luce come simbolo di rivelazione divina.
In riferimento al “Ritratto di vecchio dormiente”, Annamaria Bava, responsabile delle collezioni d’arte e di archeologia dei Musei Reali, ha osservato:
“Al centro dell’attenzione è uno dei capolavori della Galleria Sabauda, in cui il giovane Rembrandt sperimenta la sua maestria nella resa dei bruni e che in mostra è possibile ammirare cogliendone anche dettagli che dapprima sfuggono alla vista”.
Inoltre, bisogna ricordare che la raffigurazione realistica dei due dipinti e l’uso simbolico della luce, richiama le tecniche innovative introdotte da Caravaggio nei primi decenni del Seicento, prontamente adottate in quegli anni da diverse scuole pittoriche italiane ed europee.
Disegni, stampe, incisioni e spazi multimediali
Il percorso espositivo è arricchito ulteriormente da un supporto multimediale, realizzato in collaborazione con VisivaLab, per permettere ai visitatori di esplorare i dipinti attraverso un’immagine ad altissima risoluzione.
Inoltre, accanto alle due opere principali della mostra, sono esposti una serie di disegni realizzati dall’artista, tra cui, uno schizzo di busto antico unanimemente riconosciuto come opera interamente autografa, ma anche prove grafiche della sua bottega e disegni del suo studio.
Rembrandt viene ricordato anche per la sua maestria nell’arte dell’incisione e, in particolare, attraverso la tecnica dell’acquaforte.
Nelle sue produzioni, inoltre, viene dato largo spazio alla varietà, a riprova della sua ampia conoscenza delle diverse tecniche e della sua continua ricerca di nuove soluzioni espressive.
A testimonianza di ciò, vengono esibite in mostra anche diverse stampe, appartenenti alle raccolte della Biblioteca Reale e della Galleria Sabauda che raffigurano ritratti, paesaggi e tematiche religiose.