Il professor Matteo Bassetti ha rilasciato un intervista a Tiscali News in cui ha affermato le sue preoccupazioni per l’influenza stagionale.

Bassetti: “Più facile curare il covid che l’influenza”

Oggi è più facile curare un paziente influenzato che con il covid, è quanto afferma in un intervista nel programma “Primo Piano” il professor Matteo Bassetti: “Quando vedo le code fuori dalle farmacie, sinceramente non ne comprendo la necessità. E ancor più è sbagliato fare i tamponi automaticamente a tutti coloro che arrivano in ospedale, asintomatici al Covid e con altre patologie. Mi spiego: può capitare che un signore che si è fatto male a un piede sia positivo, anche se non ha alcun sintomo Covid, e, a questo punto, segue un percorso cosiddetto “sporco” che lo porta ad essere isolato rispetto ad altri pazienti ortopedici, con tutte le procedure Covid. Ma, contemporaneamente, se arriva in ospedale un signore anziano con l’influenza, la tosse, la febbre, dolori ovunque, questo non viene isolato. Tutto questo, chiaramente, non ha più senso”. Il Covid è molto diverso da come l’abbiamo affrontato nel 2020, inizialmente senza alcun particolare studio scientifico consolidato sul virus, e in qualche modo anche da quello del 2021. Oggi, il Covid è un’altra cosa e abbiamo a disposizione grandi conoscenze e farmaci, a partire dagli anticorpi monoclonali, per affrontarli. Senza contare che ormai la corsa ai tamponi non ha alcun senso e che non si capisce perché positivi asintomatici debbano essere trattati come nella prima fase della pandemia.”

Influenza, Bassetti: “L’influenza di quest’anno è oggettivamente aggressiva”

Secondo i dati capiamo che l’influenza è tornata a far paura e su questo Bassetti dichiara: “L’influenza di quest’anno è oggettivamente aggressiva. Ma un po’ pesa anche il fatto che abbiamo portato a lungo le mascherine, tutelandoci, ma anche permettendo al nostro corpo di sviluppare meno anticorpi. Insomma, è un po’ come quando non si va in palestra per un po’, i bicipiti sono meno allenati alle flessioni. Non è che non ci sono più, ma certamente devono riprendere confidenza con gli esercizi. Ecco, gli anticorpi funzionano allo stesso modo”.