Grande attesa per capire chi sarà l’arbitro della finale dei mondiali in Qatar. Domani la Fifa, in particolare il massimo designatore degli arbitri, Pierluigi Collina, deciderà chi sarà il fischietto dell’ultimo atto della principale manifestazione calcistica globale. Sono tanti i nomi dei possibili direttori di gara della sfida tra Argentina e Francia, ma al giorno d’oggi è davvero difficile dare per certo un nome di un arbitro. Il totonomi impazza e, in queste ore concitate, resta soltanto da buttare giù qualche ipotesi.

Tra gli arbitri rimasti in Qatar, quindi possibili indiziati per diventare l’arbitro della finale del mondiale, ne sono rimasti tanti. Noi proviamo a restringere la rosa al polacco Marciniak, all’olandese Makkelie, all’italiano Orsato e al messicano Ramos, oltre all’algerino Ghorbal. Per molti è quest’ultimo l’indiziato principale ad arbitrare l’ultimo atto della finale, ma non ha mai arbitrato un match durante la fase a eliminazione diretta, mentre molto bene ha fatto nel girone.

Nulla di fatto anche per Ramos e Orsato, entrambi protagonisti nelle semifinali. Non è da escludere che Collina possa scegliere uno dei due, ma essendo stati già coinvolti nel penultimo atto della manifestazione sembra che l’ipotesi sia un miraggio. Lo è in particolare per Ramos, che non ha ben figurato nel match tra Francia e Marocco. Discorso diverso potrebbe essere fatto per Orsato, nonostante le polemiche di cui è stato vittima, a partire dal centrocampista croato Luka Modric.

Chi sarà l’arbitro della finale dei mondiali in Qatar?

La rosa dei papabili, dunque, si restringe a tre ipotesi: Valenzuela, Makkelie e Marciniak. Il primo, sudamericano, ha compiuto un ottimo cammino in questi mondiali ed è stato protagonista di un buon ottavo di finale tra Francia e Polonia. Nel caso in cui Collina dovesse scegliere lui Valenzuela incontrerebbe nuovamente i transalpini e, visto il risultato contro Lewandowski e soci, dalle parti di Parigi non sarebbero di certo tristi.

Per Makkelie vale un discorso diverso. Non ha mai arbitrato nelle gare a eliminazione diretta ed è davvero molto giovane. Inoltre, non ha mai convinto fino in fondo la federazione. Infine, il grande favorito: Marciniak. Non ha mai diretto una finale di Champions League ma resta comunque un nome valido, in primis perché non ci sarebbero problematiche di tipo politico o tecnico né con la Francia né con l’Argentina.

Un grande rebus che, tra qualche ora, troverà la sua soluzione.