Una proposta di Fratelli D’Italia sta creando non poche polemiche nel mondo degli ambientalisti e non solo: il partito guidato dalla Premier Giorgia Meloni aprirebbe infatti secondo un emendamento firmato proprio da Fdi alla possibilità di cacciare e uccidere i cinghiali per poi consumarli a scopi alimentari previ controlli che ne certifichino la commestibilità, che popolano sempre di più le strade urbane, non solo della Capitale ma di tutta Italia: sono sempre di più infatti, gli animali selvatici che abitano le nostre strade e che, a causa anche dei cambiamenti climatici e dell’umanizzazione del suolo, circolano liberamente anche in prossimità di scuole e di centri abitati a tutte le ore del giorno e della notte: i cinghiali in particolare, sono talmente tanti poiché si riproducono molto velocemente e facilmente e ormai hanno preso confidenza anche con l’essere umano, dimostrandosi non più impauriti dalla gente.

L’emendamento di Fratelli d’Italia

Cinghiali Fratelli D’Italia e l’emendamento che desta polemiche: la proposta del partito prevede infatti la possibilità di abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città ed è stata avanzata dal capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti: tale emendamento è stato inizialmente giudicato inammissibile per poi essere riammesso tra i ‘segnalati’. La proposta include anche l’adozione di un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile “mediante abbattimento e cattura”. Il “contenimento” è attuato anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto. A coordinare le operazioni sarà il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, che potrà avvalersi dei cacciatori riconosciuti, delle guardie venatorie e degli agenti delle Polizie locali e provinciali munite di licenza.

Le polemiche

A seguito di questa proposta sono state innumerevoli le polemiche giunte sia da parte delle Associazioni animaliste e ambientaliste sia da esponenti di vari partiti politici. Secondo i deputati di Alleanza Verdi e Sinistra, se l’emendamento dovesse essere approvato, sarebbe ’caccia selvaggia’ e verrebbe autorizzata una strage di animali selvatici nelle aree protette dove oggi, per legge, è vietato cacciare. Le ong animaliste Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Wwf chiedono invece ai parlamentari di bocciare l’emendamento “caccia-selvaggia” poiché rischia di trasformare l’Italia in una polveriera. «Siamo al Far West», commenta l’Organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa), che teme che un simile emendamento apra alla «mattanza indiscriminata», mettendo anche «a rischio la pubblica sicurezza e incolumità.