Recatasi a Bruxelles per il vertice del Consiglio Ue, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato il cosiddetto scandalo “Qatargate”, che ha coinvolto tra gli altri la deputata Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento europeo.
Lo scenario è oggettivamente preoccupante, le notizie che escono raccontano qualcosa che non avremmo mai immaginato. Credo che di fronte a vicende di questo tipo conti molto la reazione, e la reazione deve essere ferma, decisa: bisogna andare fino in fondo e non si devono fare sconti. Ne va della credibilità dell’Unione, della credibilità delle nostre nazioni. Probabilmente se ne parlerà anche oggi e noi chiederemo che sia fatta piena luce su quello che sta accadendo perché davvero i contorni sono abbastanza devastanti.
Messa da parte la questione Qatargate, Meloni ha un commento anche sulla manovra di governo, giudicata dall’Europa “complessivamente in linea” con con le proprie raccomandazioni generali, seppur con criticità su pensioni ed evasione.
L’Unione Europea dice che abbiamo fatto una manovra molto seria, siamo fra quelli che abbiamo avuto giudizio migliore e questo richiede al parlamento di muoversi con rapidità, pur nelle rispetto delle sue prerogative che io ho sempre difeso.
In vista del vertice Ue, Meloni auspica “passi avanti sul dossier energia, la questione è rilevante”, e sulla situazione dell’appoggio militare a Kiev.
Siamo chiamati a confermare il nostro sostegno all’Ucraina ma questo significa anche dare risposte efficaci al dominio di conseguenze: il tema è politico e poco tecnico, il Consiglio ha le carte in regola per fare passi avanti e noi cercheremo soluzioni comuni che siano efficaci.
Il governo, ha rivendicato Meloni, sta “proiettando l’Italia sulla sua dimensione Mediterranea, sul rapporto col Nordafrica, con i paesi del Mediterraneo”, importante “nel contesto nel quale ci troviamo sia in termini di cooperazione energetica e ovviamente per tutto quello che riguarda la vicenda migratoria, che pure come sapete chiediamo di affrontare su un piano strutturale”. In ballo “sicuramente molte tematiche e faremo la nostra parte”.
Qatargate, la confessione di Francesco Giorgi: “Lasciate stare Eva Kaili”
Intanto, per quanto riguarda la vicenda della corruzione dal Qatar, Francesco Giorgi ha confessato le proprie colpe davanti agli inquirenti.
Ho fatto tutto per soldi di cui non avevo bisogno. Farò il possibile affinché la mia compagna sia libera e possa occuparsi di nostra figlia.
Nelle dichiarazioni messe a verbale il 10 dicembre, il collaboratore dell’ex europarlamentare Antonio Panzeri ha ammesso di aver intascato i soldi delle mazzette, scagionando però la compagna Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento Europeo ormai sospesa dalla carica. L’avvocato di quest’ultima ha sempre dichiarato che la sua assistita si dichiara “innocente” e “non ha nulla a che fare con le tangenti”.
Durante le perquisizioni nelle abitazioni di Panzeri e Kaili erano stati ritrovati, in totale, 1,5 milioni di euro in contanti. Giorgi, che ha detto agli inquirenti di essere pentito, potrebbe ora rivelarsi decisivo per capire se ci siano altri parlamentari coinvolti in Qatargate: per i media greci sarebbero una sessantina. Anche se, per il momento, Giorgi ha assicurato ai giudici che i soldi fossero destinati soltanto a lui e a Panzeri.