Ultimi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina, dove si è giunti al giorno 294 del conflitto. “Non c’è calma sulla linea del fronte”, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky durante il suo consueto discorso serale dopo l’intervento in collegamento video al Parlamento europeo. Il leader ucraino ha confermato anche che Kiev si sta preparando a rafforzare le proprie capacità di difesa aerea, parlando di “importanti progressi” fatti nell’ultima settimana.
Ogni giorno e ogni metro è conquistato con estrema fatica. Soprattutto quando l’intera tattica degli occupanti si riduce alla distruzione di tutto ciò che si trova davanti a loro con l’artiglieria, in modo che rimangano solo nude rovine e crateri nel terreno.
La guerra non accenna a lasciare tranquilli i cittadini ucraini nemmeno in occasione delle festività. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in risposta a chi gli chiedeva se Mosca avesse valutato la possibilità di un “cessate il fuoco di Natale“.
No, non sono state ricevute offerte di questo tipo da nessuno. Questo argomento non è all’ordine del giorno.
Guerra in Ucraina, in fiamme raffineria di petrolio in Siberia. Razzi su Donetsk
Nel frattempo, due persone sono morte e altre cinque sono rimaste ferite a seguito di un incendio divampato in una raffineria di petrolio nella Siberia orientale. Lo hanno reso noto le autorità. Si tratta solo dell’ultimo rogo che ha interessato il territorio russo negli ultimi mesi, devastando centri commerciali, fabbriche e altri edifici. La raffineria in questione, situata nella città di Angarsk, nella Siberia orientale, ha preso fuoco questa mattina intorno alle 6, le 4 italiane. Secondo le stime di Igor Kobzev, governatore della regione, due persone sono morte e cinque sono rimaste ferite, una delle quali si trova ricoverata in ospedale.
Una base aerea russa a Kursk è stata colpita nella notte da un attacco con i droni. Lo ha riportato Anton Gerashchenko, braccio destro di Volodymyr Zelensky, che ha pubblicato una serie di aggiornamenti su Telegram. Secondo la sua testimonianza, verso le 22 ora locale un “drone sconosciuto” ha colpito la struttura militare nella Russia occidentale: ci sarebbero state anche “due esplosioni a Kursk vicino all’aeroporto”. Secondo l’agenzia russa Ria Novosti, non sono state registrate vittime o danni.
Le forze di Kiev hanno lanciato questa mattina, giovedì 15 dicembre, 40 razzi contro i distretti Voroshilovsky e Kiev della città di Donetsk, in quello che secondo il sindaco locale è “l’attacco più massiccio dal 2014“, come riferito dalla Ria Novosti. L’esercito ucraino ha impiegato i sistemi di lanciarazzi multipli BM-21 Grad.
Guerra, ambasciata russa a Washington: “Conseguenze imprevidibili” in caso di invio di missili Patriot a Kiev
Intanto l’ambasciata russa a Washington ha voluto avvertire gli Stati Uniti: l’invio di sistemi missilistici Patriot dalla Casa Bianca a Kiev sarebbe “un altro passo provocatorio”, che potrebbe “portare a conseguenze imprevedibili“.
Negli Stati Uniti è stata lanciata una campagna d’informazione sulla presunta spedizione imminente di sistemi di difesa aerea ad alta tecnologia a Kiev. Se queste notizie saranno confermate, assisteremo a un altro passo provocatorio da parte dell’amministrazione, che potrebbe portare a conseguenze imprevedibili.