Il Consiglio economico e sociale dell’Onu (Ecosoc) ha approvato una risoluzione proposta dagli Usa per “rimuovere con effetto immediato l’Iran dalla Commissione sullo status delle donne per il resto del suo mandato 2022-2026. La comunità internazionale assesta dunque un nuovo colpo diplomatico nei confronti dell’Iran, in risposta alla sanguinaria repressione attuata dal regime di Teheran nei confronti delle proteste a sostegno dei diritti delle donne. I 54 membri dell’ Ecosoc hanno approvato il testo con 29 voti a favore (compatto il sostegno dell’Ue), otto contrari (Bolivia, Cina, Kazhakstan, Nicaragua, Nigeria, Oman, Russia, Zimbabwe) e 16 astenuti (Bangladesh, Belize, Botswana, Congo, Costa d’Avorio, Esawatini, Gabon, India, Indonesia, Madagascar, Mauritius, Messico, Isole Solomone, Thailandia, Tunisia, Tanzania).
L’Onu espelle l’Iran dalla Commissione sullo status delle donne: cos’è e quali sono le sue funzioni.
La Commissione, che si riunisce ogni anno a marzo, è il principale organismo Onu per promuovere la parità di genere e l’emancipazione delle donne nel mondo. La risoluzione è stata proposta dagli USA e ha ottenuto il sostegno della maggioranza dei componenti. L’ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield, durante la seduta del Consiglio, ha definito l’adesione dell’Iran una brutta macchia sulla sua credibilità. La volontà di espellere Teheran dal consesso era stata annunciata dalla vicepresidente Kamala Harris a novembre, dopo la morte di Mahsa Amini – la giovane donna picchiata a morte dalla polizia morale perché portava male il velo – e la brutale repressione delle proteste contro il regime di Ebrahim Raisi. Tra i co-sponsor del testo ci sono Albania, Australia, Canada, Guatemala, Israele, Nuova Zelanda, Nord Macedonia, Gran Bretagna. La posizione comune dei 12 membri dell’Ue nella Commissione invece non é quella di co-sponsorizzare la risoluzione ma di votare comunque a favore. Tramite un tweet, la Rappresentanza italiana presso le Nazioni Unite, guidata dall’ambasciatore Maurizio Massari, ha reso noto di aver votato si all’espulsione dell’Iran dalla Commissione Onu sullo Status delle Donne, in risposta alla repressione contro i protestanti pacifici che chiedono libertà da violenza e discriminazione.
Le reazioni
La misura approvata al Palazzo di Vetro ha causato la levata di scudi dell’Iran e degli Stati allineati al regime di Teheran. Per Russia e Cina la risoluzione creerà un precedente molto pericoloso. Il delegato della Russia durante la riunione ha affermato di essere profondamente dispiaciuto per la morte di Mahsa Amini, sottolineando però il fatto come misure così drastiche non abbiano seguitola, ad esempio, la morte George Floyd. Mentre il collega cinese ha sottolineato che l’espulsione dell’Iran non faciliterà la soluzione dei problemi ma aumenterà lo scontro. ll Venezuela ha invece definito la risoluzione un attacco alle istituzioni Onu, in linea con quanto affermato dall’ambasciatore iraniano, Amir Saeed Iravani, secondo cui non ci sono precedenti per una simile decisione. Il diplomatico di Teheran punta l’indice sull’ ostilità e bullismo degli Usa e dei suoi alleati, affermando che si tratta di un esempio di ipocrisia e doppi standard visto che rimangono in silenzio sui diritti delle donne palestinesi. Solo nell’ultima settimana, gli Stati Uniti hanno emesso tre serie separate di sanzioni contro il finanziamento del terrorismo da parte dell’Iran, le violazioni dei diritti umani legate alle proteste e la fornitura di droni kamikaze alla Russia per attacchi contro le infrastrutture critiche dell’Ucraina.