Riforma pensioni 2023 ultima ora. Il governo Meloni accelera sulla riforma previdenziale e convoca per il 19 gennaio un incontro con le parti sociali. L’obiettivo è quello di abbozzare, nel giro di 6-8 mesi, un pacchetto di interventi strutturali in materia pensionistica da rendere gradualmente operativi a partire dal 2024.

Riforma pensioni 2023 ultima ora, il piano Calderone

Le linee guida della nuova possibile riforma organica delle pensioni sono state tracciate dal ministro del Lavoro, Marina Calderone, nel corso di un’audizione al Senato. Tra i punti principali ci sono lo stop agli scaloni previdenziali, la razionalizzazione degli attuali strumenti di prepensionamento, con l’aggiunta anche di percorsi “mirati” di staffetta generazionale, e il ricorso a forme di sinergia tra previdenza pubblica e complementare. 

Il ministro Calderone ha spiegato:

“Con le parti sociali sui tavoli specialistici già convocati si darà forma a una revisione del sistema pensionistico nel segno della solidarietà e della sostenibilità per le future generazioni”.

L’intenzione del governo, secondo quanto affermato da Calderone, è puntare su “un sistema di forme di pensionamento integrate che consenta di individuare l’accesso a pensione più compatibile con le esigenze personali e sanitarie del lavoratore e al contempo di ricambio generazionale dei datori di lavoro. Il tutto evitando il ripetersi di pericolosi scaloni anagrafici”.

La ministra ha inoltre evidenziato che saranno prospettate “forme di potenziamento della posizione pensionistica, in modo tale da modellare la futura rendita previdenziale “al tenore di vita con oneri calcolati secondo i principi generali del nostro ordinamento pensionistico”.

Quota 103

Nel frattempo, per il solo 2023 viene introdotta la cosiddetta Quota 103, cioè un terzo canale di pensionamento.

Nel 2023 dunque si potrà andare in pensione con:

  • pensione di vecchiaia, che richiede 67 anni d’età e 20 anni di contributi
  • pensione anticipata, che scatta con 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per le donne e uno in più per gli uomini, senza vincoli anagrafici
  • nuova Quota 103.

Il pressing di Forza Italia sulle minime

Silvio Berlusconi e Forza Italia insistono: le pensioni minime devono arrivare a 590 euro, con l’obiettivo di raggiungere il traguardo dei 600 euro entro l’anno prossimo. 

Il senatore Maurizio Gasparri, intervenuto su Radio Cusano Campus, ha dichiarato:

“Il nostro obiettivo è quello di avere pensioni minime a 1000 euro. Siamo ben consapevoli che la manovra economica è dedicata per due terzi al caro energia. Noi vogliamo che si arrivi almeno a 600 euro quest’anno per il maggior numero di persone possibili, ma arrivando poi a 1000 euro nel corso della legislatura per rispettare la promessa fatta in campagna elettorale”.