È un Vincenzo Spadafora incontenibile quello intervenuto ad Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. L’ex Ministro dello Sport e Sottosegretario, rimasto fuori dal Parlamento dopo il fallimentare passaggio ad Impegno Civico, ha sparato a zero su Giuseppe Conte. Spadafora è stato un fautore della scissione del Movimento 5 Stelle, ha sposato la causa dimaiana, ed ora non risparmia critiche contro il suo vecchio partito e sul suo presidente. Presidente che, tra l’altro, ha guidato il governo di cui Spadafora ha ricoperto un ruolo ministeriale. L’ex Ministro viene pungolato e alla domanda “un regalo di Natale a Conte per fare pace?” risponde in maniera nettissima:
Conte siamo andati a prenderlo su una spiaggia a Gaeta e lo abbiamo fatto premier, sbagliando due volte. Ce lo dovrebbe proprio far lui il regalo di Natale, lo aspettiamo da anni.
Viene fuori anche un dettaglio relativo ai momenti che hanno portato Giuseppe Conte, all’indomani delle nozze Lega-M5s, a diventare Presidente del Consiglio. Le parole di Spadafora:
C’era una lista proposta da noi di tre persone: c’era un prefetto, una donna altra dirigente dello Stato e Giuseppe Conte. La donna era Letizia Moratti? No, giuro di no. E’ come ho detto un’alta dirigente dello Stato che fa ancora questo lavoro. Così come anche il prefetto in questione è ancora in carica.
Spadafora attacca Conte: “La sua storia lo tradisce”
Giuseppe Conte, negli ultimi mesi, si è immolato a protettore del Reddito di Cittadinanza: manovra figlia del Movimento 5 Stelle. Spadafora non lo rinnega ma sottrae qualsiasi merito all’ex Premier:
Mica l’ha fatto Conte il Reddito di Cittadinanza. Ricordo perfettamente conversazioni nelle quali lui non era mai troppo convinto, diceva che andava cambiato, modificato, che non bisognava dare semplicemente questo sussidio. Aveva sicuramente posizioni diverse rispetto ad ora. Lui interpreta la parte di chi sta vicino agli ultimi. Ma è una cosa degli ultimi due anni, non c’è nulla di simile nella sua storia.
Il suo futuro è nel Pd?
Archiviata la parentesi anti contiana, Spadafora spiega i suoi programmi futuri. Rimasto fuori dalle istituzioni e, vista la breve parabola esistenziale di Impegno Civico, è chiamato a reinventarsi. Le sue parole:
La politica è la mia grande passione. E io sono sicuramente di centrosinistra. Io nel Pd? Questa cosa la sto guardando per ora, ma forse è meglio guardarla da fuori al momento. Primarie dem? Voterò se mi iscriverò al Pd, ma ora sto decidendo cosa fare, oggi è l’unica forza politica che sceglierei, questo è sicuro.