Gli ospedali italiani nell’ultima settimana stanno vedendo una lenta crescita dei ricoveri per Covid-19. Negli ultimi 7 giorni, il numero di pazienti ricoverati per Sars-CoV-2 ha registrato un incremento lieve pari al 4,6%, nettamente inferiore rispetto al ritmo di crescita registrato nelle scorse settimane. Si è passati infatti da un +19,5% del 29 novembre ad un +15% al 6 dicembre per poi scendere sotto la soglia del 5% in questi passati 7 giorni.
Covid, Fiaso: ricoveri in lenta decrescita
La panoramica descritta è la fotografia scattata dal report della Fiaso stilato in base ai dati provenienti dagli ospedali sentinella aderenti alla rete del la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
Nel complesso, quello che emerge dalla rilevazione è che nei reparti ospedalieri il 64% dei ricoverati rientra nella categoria ‘con Covid’, cioè pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, e risultati positivi solo dopo test precauzionale ma senza sintomi respiratori e polmonari. Il restante 36% è invece ricoverato ‘per Covid’, cioè che ha sviluppato la malattia da Covid e che si trova in reparto per tenere sotto controllo il virus.
Migliore, pres. FIASO: “Grazie all’esperienza, ora gestiamo ingressi in ospedale”
Per il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), Giovanni Migliore gli ospedali italiani si trovano in una nuova fase dell’assistenza in cui la pandemia si è trasformata ormai in endemia, con la quale dobbiamo iniziare a convivere. I ricoveri nelle ‘bolle’ ci consentono di lasciare liberi i posti letto dei reparti specialistici di Malattie infettive per i pazienti con sindromi respiratorie e polmonari.
“Grazie ai modelli organizzativi adottati dalle aziende sanitarie negli ospedali, frutto dell’esperienza maturata in due anni di pandemia, possiamo gestire con tranquillità i casi Covid. In particolare, grazie alle bolle che molti ospedali hanno organizzato nelle corsie di degenza possiamo offrire assistenza ospedaliera specializzata direttamente nei reparti di riferimento a chi è positivo, ma non ha la malattia da Covid con i tipici sintomi respiratori”.