Tragico incidente sul lavoro nella tarda mattinata di oggi, Mercoledì 14 Dicembre 2022, a Cessalto, piccolo comune in provincia di Treviso all’interno dell’azienda vitivinicola Corvezzo, dove un uomo è morto asfissiato in una cisterna.

Secondo una prima ricostruzione un operaio albanese di 43 anni, residente nella zona, Dritan Mecaj, sarebbe rimasto soffocato mentre stava lavorando all’interno di una cisterna in acciaio, in autoclave, utilizzata solitamente per stoccare il vino. Fatali sarebbero state delle esalazioni.

Sono intervenuti subito sul posto medico e infermieri del Suem 118 che hanno tentato inutilmente di rianimare l’operaio.

Per gli accertamenti del caso e per chiarire la dinamica dell’incidente che ha portato alla morte dell’uomo sono intervenuti i carabinieri e i tecnici del nucleo Servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro (Spisal) dell’Ulss 2. Intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Motta di Livenza per mettere in sicurezza la zona.

Dritan Mecaj viveva da molti anni in Italia e fin dal 1992 lavorava per la Corvezzo Winery. L’uomo avrebbe perso improvvisamente i sensi, cadendo all’interno della cisterna quando erano circa le 11.30 di questa mattina e subito dopo dall’azienda vinicola Corvezzo è partito l’allarme.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem insieme ai vigili del fuoco arrivati in via Palù, la sede dell’azienda, da Motta di Livenza. I carabinieri hanno avviato l’indagine per ricostruire la dinamica dell’incidente, l’esito del sopralluogo effettuato nelle scorse ore dal personale dello Spisal sarà determinante per ricostruire con certezza le cause e verificare eventuali falle nella sicurezza dell’azienda.

La Corvezzo Winery è stata fondata negli anni’60 da Giovanni e Maria Corvezzo nel piccolo paese di Cessalto nel corso degli anni i figli Giuseppe e Renzo ne hanno ampliato sempre di più i vigneti.

Nel 2009 Giovanni Corvezzo, figlio di Renzo dopo essere entrato nell’azienda comincia ad avvicinarsi sempre di più ad una produzione vitivinicola biologicamente certificata fino ad arrivare al 2020 con i primi test di viticoltura biodinamica.

Incidente sul lavoro uomo morto asfissiato: “Investimenti e controlli per evitare tragedie”

Subito dopo il fatale incidente sul lavoro verificatosi oggi, Mercoledì 14 Dicembre, in un’azienda di Cessalto che ha visto vittima un 43enne, con grande disappunto, Rosita Battain, segretaria generale Flai Cgil di Treviso, ha commentato:

“Anche il settore dell’agricoltura è funestato dalle morti sul lavoro. A nemmeno due settimane dall’ultimo infortunio mortale altro sangue macchia la nostra provincia, questa volta a perdere la vita un lavoratore straniero impiegato in una ditta vitivinicola. Resta ancora inascoltato dalle rappresentanze imprenditoriali e delle Istituzioni il richiamo del Sindacato sul tema sicurezza nei luoghi di lavoro: bisogna fare molto di più per evitare che accadano queste tragedie e per abbassare drasticamente i numeri degli infortuni che hanno registrato un’impennata in particolare proprio in questo anno”.

E ha poi continuato:

“Esulando dalla tragedia odierna, le cui cause e responsabilità saranno prese in esame e verificate dai soggetti competenti, in generale servono interventi significativi in termini di adozione di dispositivi di sicurezza, di applicazione dei protocolli di prevenzione dai rischi, di formazione, anche impegnando in prima linea l’ente bilaterale nell’erogazione di risorse ad hoc. Alla pari, anche le Istituzioni sono chiamate a vigilare attraverso gli enti preposti perché vengano rispettate le norme in materia di sicurezza e salute”.

L’agricoltura, aggiunge Rosita Battain, impiega molta forza lavoro migrante, specialmente stagionale. Per questi lavoratori è indispensabile aprire una profonda riflessione perché abbiano tutti gli strumenti conoscitivi, culturali e di competenze, sulla propria sicurezza. Già a rischio sfruttamento e caporalato, non vogliamo diventino carne da macello nelle nostre imprese. Ai capitani d’impresa che si vantano di qualità del prodotto, chiediamo e rivendichiamo qualità del lavoro che a quel prodotto sta dietro: sicurezza, stabilità, dignità, professionalità.