La liason favolistica tra Lele Adani e Lionel Messi non mette d’accordo tutti gli appassionati di calcio. La vittoria dell’Argentina contro la Croazia e l’accesso alla finale per l’Albiceleste sono stati in parte oscurati dalle parole di Adani che, nel corso della telecronaca della semifinale, si è lasciato andare a un elogio a Messi degno di Erasmo da Rotterdam. “Ha dribblato pure i cammelli” arriva a dire Adani nel momento di massima euforia, salvo poi spegnersi per un attimo e proseguire con “Non è un dieci! E’ un nove, un otto, un sette”, dando i numeri ma non in senso metaforico.

In questo elogio di Adani a Messi molti sul web hanno visto qualcosa di macchiettistico. C’è chi copia e incolla le frase dell’ex difensore dell’Inter, chi invece scrive “Lelle” imitando il modo in cui Antonio Cassano lo cita durante la Bobo Tv. Lui risponde per le righe proprio durante la telecronaca, non pensando a nulla se non al momento: “Chi critica per l’emozione non sa cosa sia el futbol”, parafrasando il tutto. Lele Adani non ha mai preso una posizione netta sulle critiche, ma quel che è certo è che il suo modo di fare telecronaca non piace a chi invece preferirebbe uno stile un po’ più sobrio e meno enfatico, in linea con Stefano Bizzotto.

Adani e Messi, una storia lunghissima

Nella telecronaca contro l’Australia lo stesso Adani ha voluto scandire lungamente il nome di Messi, aggiungendo quel “Cuccittini” che ha fatto storcere il naso a molti sul web. Victor Hugo Morales scandì il nome di Diego Armando Maradona, ma lui per patria e per amore verso la Seleccion. Per molti, invece, Adani forza il proprio amore per Messi per fare il personaggio. Personalmente, non mi sbilancio, perché ognuno vive le emozioni a modo proprio. Tuttavia, so che il segreto per entrare nel cuore della gente è la spontaneità con cui si fanno le cose e per molti, quanto meno leggendo su Internet, questa non si è vista in Adani. Ganò la Seleccion, per carità, ma chissà se l’elogio dell’Albiceleste sia anche la vittoria di Lele Adani.