Assegno Unico dicembre INPS: ecco quali sono le nuove date in cui saranno effettuati i pagamenti da parte dell’INPS alle famiglie con figli a carico di età non superiore a 21 anni.

Assegno Unico dicembre INPS: ecco a chi sarà effettuato il pagamento dal 20 dicembre 2022

Assegno Unico dicembre INPS: secondo il sito thewam.net, la data di pagamento che sarà corrisposta dall’Istituto di previdenza nazionale alle famiglie beneficiarie nel mese in corso sarà a partire dal 20 dicembre 2022.

Le ricariche dell’assegno unico che sono state effettuate finora, nel corso di questo mese, dunque, non facevano riferimento all’indennità di dicembre, ma si riferivano agli arretrati della prestazione relativi ai mesi di ottobre e di novembre 2022.

Ciò nonostante, si vocifera anche che una possibile data di accredito della misura possa essere quella di lunedì 19 dicembre 2022.

Ad ogni modo, tra poco tempo saranno effettuati i pagamenti dell’assegno unico relativi al mese di dicembre 2022, ma le date specifiche purtroppo ancora non si conoscono, dal momento che l’INPS non ha mai comunicato in anticipo le date di accredito della prestazione, la quale solitamente viene corrisposta intorno alla seconda o alla terza settimana di ogni mese e la quale varia a seconda delle tempistiche con cui sono state presentate le domande da parte delle famiglie beneficiarie.

In molti si chiedono anche se l’assegno unico di dicembre sarà erogato sempre a partire dal 20 dicembre 2022 anche per coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza.

Questi ultimi, in realtà, non riceveranno i pagamenti a partire dalla suddetta data, ma dovranno aspettare l’accredito del Reddito di Cittadinanza e le rispettive date (che possono essere consultate in questo articolo di approfondimento, sempre qui su Tag24).

Assegno unico e universale per i figli a carico: che cos’è, a chi spetta, a quanto ammonta, quando e come fare domanda

L’assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie che viene riconosciuti per ogni figlio a carico fino al compimento del 21° anno di età. Mentre, non sono previsti limiti di età per quanto riguarda i figli disabili.

L’importo della prestazione varia in base a:

  • la condizione economica del nucleo familiare sulla base della dichiarazione ISEE;
  • l’età e il numero dei figli;
  • eventuali situazioni di disabilità dei figli. 

L’assegno unico e universale spetta ai nuclei familiari:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, purché si trovi in una delle seguenti condizioni:
    • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, oppure un corso di laurea;
    • svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
    • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
    • svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

L’importo dell’assegno unico, in particolare, è suddiviso in:

  • una quota variabile, che può andare da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15.000 euro, a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40.000 euro (sono previste delle maggiorazioni nelle ipotesi che vie abbiamo elencato in questo articolo di approfondimento, sempre qui su Tag24);
  • una quota a titolo di maggiorazioni, che serve a compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, qualora l’importo dell’Assegno dovesse risultare inferiore a quello che deriva dalla somma dei valori teorici dell’Assegno al Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite nel regime precedente la riforma.

La domanda può essere presentata tramite:

  • sito INPS, accedendo al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico”;
  • Contact Center, telefonando al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
  • enti di patronato, utilizzando i loro servizi gratuiti.