È stato arrestato a Mulhouse, in Alsazia, al confine tra Francia e Svizzera, l’indiziato numero uno per l’omicidio di Alice Neri. Si tratta di Mohamed Gaaloul, 29enne di origini tunisine: sarebbe fuggito all’estero sin dallo scorso 18 novembre, giorno del ritrovamento del cadavere della 32enne, rinvenuta carbonizzata nella sua auto a Fossa di Concordia, nel Modenese. Sull’uomo pendeva un mandato di arresto europeo, emesso lo scorso 30 novembre dal Gip del Tribunale di Modena su richiesta della Procura.

Il presunto killer era stato individuato dai carabinieri di Modena grazie a diversi interrogatori e all’esame dei filmati delle telecamere di videosorveglianza. Nel mirino degli inquirenti erano finite anche altre persone vicine alla vittima, su tutti suo marito Nicholas Negrini e un attuale collega di lavoro. Negli ultimi giorni, però, gli investigatori erano giunti alla conclusione che il principale sospettato fosse proprio Gaaloul. Sarebbe stato ripreso dalle telecamere a bordo dell’auto di Alice nella notte tra il 17 e il 18 novembre. La vittima e il suo presunto aggressore si conoscevano da tempo: fino alla scorsa estate avevano lavorato nella stessa ditta di verniciatura.

Omicidio Alice Neri, ancora da chiarire come si sono svolti i fatti. Ecco cosa sappiamo

Scomparsa la notte del 17 novembre, Alice aveva trascorso quella serata in un locale proprio con il suo collega attuale finito nel registro degli indagati. Non è mai più tornata a casa: il suo cadavere è stato rinvenuto qualche ora più tardi, nella notte tra il 17 e il 18 novembre, tra le campagne. Era chiuso nel bagagliaio di una macchina bruciata, la vettura intestata alla donna.

Suo marito, già ascoltato dagli inquirenti, ha un alibi: quella notte si trovava a casa, insieme alla loro bimba di 4 anni. Dopo aver terminato il suo turno di lavoro, la vittima gli aveva detto che sarebbe andata a bere qualcosa con un’amica. Poi si è recata al bar insieme al suo collega, dove si sarebbe intrattenuta fino a tarda notte. Su cosa sia accaduto dopo c’è ancora un velo di mistero: il fascicolo aperto in procura a Modena è per il reato di omicidio volontario.

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