Il vin brulé non è solo buonissimo ma, forse non lo sapevate, ha anche molte proprietà benefiche per il nostro organismo, perché riscalda, disinfetta e corrobora. Inoltre, ha una scarsa gradazione alcoolica, dovuta all’ebollizione prolungata, e quindi è la soluzione perfetta per coccolarsi durante le fredde sere invernali. Non è un caso, infatti, che questa sia una delle bevande calde invernali più diffuse nelle zone montane europee, soprattutto a Natale ai mercatini. Ma quali sono le origini del vin brule e la ricetta per farlo in casa? Scopriamolo insieme.
Le origini del vin brulé
Prima di scoprire la ricetta del vin brulé, c’è da dire che si tratta di una bevanda molto diffusa in tutta Europa. In Francia è conosciuto come vin chaud, con l’aggiunta di un goccio di cognac; in Inghilterra lo chiamano mulled wine e lo insaporiscono con arancia, limone, cannella, noce moscata, semi di finocchio, anice stellato, chiodi di garofano, cardamomo e zenzero; in Germania si beve il gluhwein.
L’usanza di bere vino aromatizzato ha origini antichissime: si consumava per le sue proprietà nutraceutiche, perché le spezie con cui si prepara aiutano a combattere raffreddori e malanni di stagione, ma anche per mascherare il sapore del vino, che in passato non era eccellente oppure veniva conservato in cattive condizioni.
La ricetta del vin brulé
La ricetta del vin brulé prevede pochi ingredienti:
- 1 l di vino rosso corposo
- mezza arancia bio piccola
- mezzo limone bio
- 1 piccola mela rossa bio
- mezza noce moscata grattugiata
- 8 chiodi di garofano
- 2 pezzi di anice stellato
- 2 stecche di cannella
- 200 g di zucchero
Per prepararlo cominciate tagliando a metà l’arancia e il limone e a spicchi la mela. In un pentolino versate il vino e aggiungete tutti gli altri ingredienti: arancia, limone, mela, noce moscata grattugiata, chiodi di garofano, anice stellato, cannella e zucchero. Mettete quindi il pentolinoo sul fuoco e portate a bollore, poi abbassate la fiamma a fate cuocere per almeno 15 minuti. Versate quindi la bevanda ben calda in bicchieri o tazze resistenti al calore.
A cosa fa bene il vin brulé
Dopo aver visto la ricetta del vin brulé, torniamo un attimo alle proprietà di questa bevanda che, bevuta calda, è un ottimo antifreddo grazie ai polifenoli antiossidanti e alcol che procurano una benefica vasodilatazione. Inoltre, è particolarmennte efficace nel combattere le malattie da raffreddamento e i virus polmonari, grazie all’azione dei tannini del vino, antagonisti naturali delle proteine dei virus. Non bisogna poi dimenticare le spezie con le quali si prepara questa bevanda, anch’esse caratterizzate da proprietà benefiche: la cannella, che combatte gli stati influenzali, i chiodi di garofano, potenti antibatterici, e le scorze di limone, antisettiche e balsamiche.