L’app Lensa AI sta letteralmente spopolando sul web. Milioni di utenti, seguendo il trend del momento, hanno scaricato la popolare applicazione che permette di creare illustrazioni colorate e personalizzate che trasformano i soggetti ritratti in fate eteree o seriosi astronauti. Prisma Labs, l’azienda dietro Lensa, è diventata virale nel 2016 grazie a un’applicazione simile (anche se meno potente) che trasformava in dipinti le foto realizzate con lo smartphone. Il lancio della funzione “Magic avatar” su Lensa si è rivelata un successo globale per l’azienda. I recenti progressi nell’intelligenza artificiale generativa (AI) consentono all’app di produrre risultati decisamente più variegati e notevoli rispetto al suo predecessore. Secondo le stime preliminari fornite da Sensor Tower, oltre quattro milioni di persone in tutto il mondo hanno scaricato l’app nei primi cinque giorni di dicembre. Nello stesso periodo, gli utenti hanno speso oltre otto milioni di dollari su Lensa Ai (va ricordato, infatti, che l’app è a pagamento). Tuttavia, le immagini del profilo generate dall’Ai hanno sempre sollevato dubbi sul fronte della privacy digitale.
Lensa AI app, cos’è, come funziona e dove scaricarla. Tutte le info a riguardo
L’applicazione Lensa esiste dal 2018, ma soltanto da alcune settimane è finita sulla bocca e sugli smartphone di milioni di persone. Come detto si tratta di servizio che, usando l’intelligenza artificiale, genera avatar di ogni tipo a partire da una serie di selfie che l’utente carica sulla stessa applicazione. Una volta impostata la foto, il sistema richiede all’utente il genere con cui si identifica e, nel giro di pochi e semplici passi, il risultato è sorprendente: l’applicazione, infatti, restituisce all’utente una caricatura dell’immagine data al sistema, creando avatar nei panni di guerrieri, cyborg, elfi, super eroi, ma anche fate e principesse. Il servizio non è gratuito: una settimana di prova costa 3,99 dollari, l’abbonamento annuale 35,99, più spese aggiuntive dai 3 ai 12 dollari per ottenere alcune personalizzazioni. Il pacchetto meno caro è quello di 6,99 euro, ma c’è anche quello di 9,99 euro con 100 foto in 10 stili diversi, così come quello da 200 foto a 14,99 euro. Nello specifico, l’app si basa su un modello di machine learning, addestrato su miliardi di combinazioni di immagini prese da internet. Dopo aver caricato le proprie foto, l’app le invia al suo archivio cloud e attiva un modello di apprendimento automatico personalizzato per ogni singolo utente.
Dubbi e rischi sulla privacy
Il sistema di creazione del ‘magic avatar’, così viene definito, si basa sul generatore di immagini Stable Diffusion, che utilizza grandi database di file di foto prese dal web per addestrarsi. In poche parole, utilizzando opere senza diritti d’autore, c’è il rischio di ledere la privacy. Uno dei punti controversi è infatti legato alla semplicità con la quale, solo attraverso un selfie, possono essere create immagini di chiunque si desideri. Per esempio, caricando una foto di una donna ed esplicitando il genere femminile, l’app genera immagini a corpo intero anche nudo o iper sessualizzato. Così facendo, quindi, c’è il rischio di poter creare immagini osè di chiunque senza il proprio consenso. L’inserimento di immagini di bambini o nudità va ovviamente contro le condizioni d’uso di Lensa. Anche senza caricare nudi, però, per le donne i risultati prodotti dall’app possono risultare comunque ipersessualizzati. Oltre a dita strane e teste supplementari, inoltre, l’AI generativa può produrre anche risultati razzisti o sessisti. Il boom di download ha portato gli esperti a lanciare l’allarme sull’applicazione che, se usata in maniera non corretta, potrebbe portare alla fuga di dati sensibili che potrebbero, come detto, ledere la privacy. Il consiglio, quindi, è quello di leggere i termini di utilizzo per capire meglio cosa fa l’app con i dati.