I casi di influenza stagionale continuano ad aumentare sensibilmente, soprattutto nei più piccoli e negli anziani. Con una sintomatologia molto simile a quella del Covid-19, sembra quasi impossibile distinguere la classica influenza di stagione – che nel 2022 è arrivata già a novembre e con un mese di anticipo – con le avvisaglie del virus Sars Cov-2 che dal 2020 ha cambiato le nostre vite. Ad oggi, l’incidenza è pari al 47% ma, per il momento, nonostante l’alta concentrazione di malati e nonostante la virulenza del virus, l’influenza non sta pesando sugli ospedali e, nei più casi gravi, sulle terapie intensive dato che può essere curata da casa con farmaci da banco o prescritti dal medico.  Sta di fatto, però, che la situazione è in continuo movimento. Per ora si dice che nella sola Lombardia ci siano ben 900 mila malati di influenza australiana.

Quali sono i farmaci che non si trovano: l’allarme dei farmacisti

Ci sarebbe una vera e propria crisi di farmaci a causa dell’esplosione di questa influenza che è molto contagiosa e che si diffonde con rapidità. Infatti, per il momento, i più colpiti sono gli anziani, i ragazzi in età scolare ma sono tanti i casi che si sentono da ogni parte di Italia che, con sintomi diversi, stanno interessando una fascia ben più ampia di persone. Le cure ci sono, dato che l’influenza può essere curata con antibiotici e antimucolitici, ma c’è un allarme da parte dei farmacisti i quali ammettono che non è facile reperire i farmaci per curare l’influenza. Da Milano a Modena, da Napoli al piccolo centro: il simbolo di una problematica si rincorre da nord al sul del nostro paese.

Tra i 1500 e i 2000 farmaci che mancano tra gli scaffali

È il TgCom24 a confermare l’allarme da parte dei farmacisti. Interpellando Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, rivela che sarebbero quasi 2000 i farmaci mancanti per curare l’influenza. E pare che a scarseggiare sono proprio le medine più comuni come antinfiammatori, antipiretici, antibiotici e, in particolar modo, prodotti per la tosse per bambini a base di ibuprofene, ma anche alcuni per uso orale e pediatrico, e medicine per l’aereosol. L’allarme è un vero e proprio dato di fatto. Con la maggior parte degli italiani a letto con l’influenza o che sta combattendo i sintomi lievi, c’è una maggiore richiesta dei farmaci eppure, nonostante le scorte, la qualità comincia a scarseggiare e gli scaffali cominciano a svuotarsi. E così il problema non si risolve ma si amplifica.

Niente Nurofen: ecco i farmaci che sono introvabili

La Farmacia Comunale di Mirandola, vicino Modena, ad esempio, ammette che il Nurofen è andato a ruba. Si tratta di un farmaco da banco che può essere acquistato anche senza prescrizione, è a base di ibuprofene ed è un principio attivo che funge da anti-infiammatorio e, ad oggi, è stato uno dei medicali più richiesti. Un infermiere, che lavora all’ASP di Modena, conferma che anche nelle strutture a lunga degenza per anziani le scorte di farmaci simili sono dimezzate. Ma c’è una causa dietro questa emergenza. Come hanno rivelato diversi farmacisti, la scarsità di farmaci è dovuta a un vero e proprio rallentamento del confezionamento, a una difficoltà produttiva e, di conseguenza, crescono anche i costi per la reperibilitàò. A questo va aggiunto una certa isteria di massa causata dalla crisi pandemica, che ha reso la maggior parte delle persone più paurose nei riguardi dell’influenza, della malattia più grave e della sintomatologia più diffusa.