Accadde oggi, 14 dicembre 1995: gli Accordi di Dayton. L’Accordo Quadro Generale per la Pace in Bosnia ed Erzegovina, conosciuto anche come Protocollo di Parigi, venne stipulato tra il primo ed il 21 novembre 1995 nella base aerea USAF Wright-Patterson di Dayton in Ohio negli Stati Uniti; e firmato ufficialmente a Parigi il 14 dicembre dello stesso anno. Con questo Accordo terminò la guerra in Bosnia ed Erzegovina.
Accadde oggi, 14 dicembre 1995: gli Accordi di Dayton
Parteciparono ai colloqui di pace i più importanti rappresentanti politici della regione balcanica: Slobodan Milošević, presidente della Jugoslavia e rappresentante degli interessi dei Serbo-bosniaci, il presidente della Croazia Franjo Tuđman (nella foto: i due leader si striongono la mano) e il presidente della Bosnia Erzegovina Alija Izetbegović. La conferenza di pace fu guidata dal mediatore statunitense Richard Holbrooke, con l’inviato speciale dell’Unione Europea Carl Bildt e il viceministro degli esteri della Federazione Russa Igor’ Ivanov.
Il contenuto degli Accordi di Dayton
Sancirono di fatto l’intangibilità delle frontiere, uguali ai confini fra le repubbliche federate della RSFJ, prevedendo la creazione di due entità interne allo Stato di Bosnia Erzegovina: la Federazione Croato-Musulmana (51% del territorio nazionale, 92 municipalità) e la Repubblica Serba (RS, 49% del territorio e 63 municipalità). L’accordo inoltre stabiliva il passaggio, o meglio il ritorno, della Slavonia Orientale alla Croazia, occupata fino alla fine della guerra dalle forze serbe.
Altri punti salienti
Venne riconosciuta ufficialmente la presenza in Bosnia ed Erzegovina di due entità ben definite: la Federazione croato-musulmana che detiene il 51% del Territorio bosniaco e la Repubblica Srpska (49%). Altro punto importante di questo accordo è la possibilità dei profughi di fare ritorno presso i propri paesi di origine. Facilitate e privilegiate anche le possibilità di cooperazione tra gli Stati che sottoscrissero l’accordo.
Il nuovo assetto
Le due entità create furono dotate di poteri autonomi in vasti settori, ma vennero inserite in una cornice statale unitaria. Alla Presidenza collegiale del Paese siedono un serbo, un croato e un musulmano, che a turno, ogni otto mesi, si alternano nella carica di presidente. Particolarmente complessa fu la struttura legislativa: ciascuna entità è dotata di un parlamento locale. La Repubblica Serba di un’assemblea legislativa unicamerale, mentre la Federazione Croato-Musulmana di un organo bicamerale.
La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 13 alle 15. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del martedi.