Si aggrava il bilancio della strage di Fidene. C’è una quarta vittima: si tratta di Fabiana De Angelis, la 50enne colpita alla testa durante la sparatoria di domenica 11 dicembre ad opera di Claudio Campiti. La donna si trovava ricoverata all’ospedale Sant’Andrea, dove per due giorni ha lottato tra la vita e la morte, ma non ce l’ha fatta: è stata dichiarata “clinicamente morta”.

Si aggrava così il terribile bilancio delle vittime della sparatoria avvenuta durante l’assemblea del consorzio Valle verde, nel quartiere alla periferia nord di Roma, nella quale sono rimaste coinvolte in totale sette persone. Gli altri feriti sono Silvio Paganini, l’eroe che ha bloccato il killer, Carlo Alivernini, già dimesso ieri, lunedì 12 dicembre, e l’anziana Bruna Marelli, ricoverata in chirurgia toracica con la spalla trapassata da un proiettile. A breve anche lei potrà tornare a casa.

Strage Fidene, chiesta la convalida del fermo di Campiti

Nel frattempo il pm di Roma Giovanni Musarò ha chiesto al gip di convalidare il fermo nei confronti di Claudio Campiti, 57enne autore della sparatoria nel bar di Fidene, a Roma. L’accusa nei confronti dell’indagato è quella di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dal pericolo di fuga e dai futili motivi. La procura contesta poi all’uomo anche il triplice tentato omicidio, in riferimento alle persone rimaste ferite, e il porto abusivo di armi: nel 2020 lo aveva richiesto, ma gli era stato negato. Recatosi al poligono di Tor di Quinto domenica mattina, l’uomo avrebbe affittato la Glock e l’avrebbe portata via, senza essere soggetto a nessun controllo. Ora si attende che il gip fissi l’udienza di convalida: già domani, per Campiti potrebbero aprirsi le porte del carcere romano di Regina Coeli.

Nel mirino degli inquirenti una serie di verifiche a tutto campo sul killer. Ex assicuratore, aveva perso il lavoro tempo fa, e da quel giorno sarebbe andato in difficoltà economica. Attraverso diversi documenti, i militari stanno dunque cercando di ricostruire le entrate di Campiti.