Alla vigilia della storica gara, semifinale mondiale, tra Francia e Marocco il tecnico transalpino analizza la gara di domani, avverte i suoi: loro non sono forti solo in difesa e sottolinea l’importanza che i tifosi del Marocco avranno per la loro squadra.
Deschamps, il Marocco non è forte solo in difesa, altrimenti non sarebbe arrivato fin qui
Il Marocco non è forte solo in difesa. Deschamps parte da questa certezza in vista della gara, storica, in programma domani e che vale il passaggio alla finale del Mondiale che si sta giocando in Qatar. «Il Marocco finora ha preso solo un gol – le parole del tecnico della Francia – per di più su autorete, ma ciò non vuol dire che sia forte solo in difesa. Se fosse una squadra che pensa solo a ‘distruggerè il gioco avversario non sarebbe arrivata in semifinale. Io dico che è una squadra molto ben organizzata in campo e che in avanti ha gente che sa rendersi pericolosa». Deschamps analizza le caratteristiche dei rivali di domani e mette nel conto anche il fattore tifo, visto che allo stadio Al Bayt – dov’è in programma la gara – è annunciata la presenza di almeno trentamila tifosi marocchini, oltre ai qatarini che tiferanno per la nazionale nordafricana. «So bene che ci sarà un grande tifo per loro – dice Deschamps – e che sono molto rumorosi, ormai è noto, il mio staff mi ha relazionato anche su questo. È bene che i miei sappiano cosa li aspetta, ma per fortuna non sono i tifosi che segnano i gol. In ogni caso siamo pronti per un certo tipo di atmosfera».
Francia Marocco una sfida tutta PSG fra Mbappé e Hakimi
L’ostacolo Marocco separa la Francia dalla possibilità di sfatare la ‘maledizione dei campioni’: è dal 1998, (dal Brasile di Ronaldo il Fenomeno), che una squadra campione in carica non arriva in semifinale o in finale e addirittura dal 1962, dal Brasile di Pelé, che nessuna nazionale fa il bis. E se alla vigilia del mondiale nessuno avrebbe pensato che il penultimo ostacolo per la Francia, sarebbe stato il Marocco, il tecnico transalpino invita tutti a non sottovalutare l’avversario. Una delle squadre che si è dimostrata più prolifica se la vedrà con la difesa più impenetrabile del mondiale. La sfida tutta PSG fra Mbappé e Hakimi si preannuncia come una delle chiavi tattiche della partita di domani sera. Deschamps potrebbe non avere a disposizione Upamecano e Rabiot che non hanno svolto la seduta di rifinitura di allenamento, ma vista l’abbondanza di qualità della rosa francese è complicato parlare di problemi di formazione. Se non dovessero farcela sarebbero già pronti Konaté in difesa e Fofana a centrocampo. Confermatissimo, invece, l’assetto offensivo con Giroud punto di riferimento, Mbappé, Griezmann e Dembelé alle sue spalle. Dovrebbe esserci pure Tchouameni, rimasto a riposo lunedì dopo un colpo preso a un polpaccio nel quarto contro l’Inghilterra, ma che si è regolarmente allenato con il resto della squadra
Francia Marocco, Macron in tribuna
A fare da contraltare al tifo rumoroso del Marocco, a sostegno dei campioni del mondo in carica, per la semifinale di domani, sarà allo stadio anche il presidente Emmanuel Macron. Un’altra sfida a distanza che può essere decisiva, soprattutto se nemmeno i tempi supplementari dovessero bastare a decretare un vincitore, è quella fra i portieri. Il marocchino Bonou è stato uno dei protagonisti, mentre Hugo Lloris comincia ad accarezzare il sogno di alzare, da capitano, la coppa per la seconda volta consecutiva. «Il Marocco – dice il portiere francese – è una squadra formidabile, servirà una concentrazione estrema anche perché lo stadio farà il tifo per il Marocco. Non si può che avere ammirazione e rispetto per il loro percorso, non si arriva a questo livello per caso: quando una squadra è capace di battere il Belgio, la Spagna e il Portogallo e di finire prima nel girone è perché ha qualità sia in campo che fuori, in termini di coesione e spirito di squadra».