Elon Musk continua a far parlare di se. Questa volta, però, si tratta del comitato di sicurezza di Twitter, che lo stesso Ceo di Tesla, nonchè proprietario del social, ha smantellato con una mail. Una mossa che, indubbiamente, non è piaciuta ai più, i quali hanno recriminato al miliardario sudafricano di aver distrutto anni e anni di lavoro nel campo della sicurezza che lo stesso Twitter aveva fatto. Dal suo proprietario, però, non è arrivata nessuna replica, mettendo il tutto in una situazione ancor più complicata.

Il comitato di sicurezza di Twitter smantellato da Musk

Che la gestione di Twitter da parte di Elon Musk non piaccia ai più non è di certo un segreto. Molti lavoratori hanno denunciato, a più riprese, di aver dovuto lavorare per ore e ore di fila, a volte anche giorni, negli uffici della sede stessa, ma anche delle parole in merito ai file, resi pubblici, sulla precedente gestione. Ovviamente tutto senza dimenticare i licenziamenti di molti manager, con l’ultimo ad essere colpito che è stato tutto il reparto della sicurezza, letteralmente smantellato con una sola mail.

A riportare tale notizia è stato il ‘Washington Post‘, che ha detto chiaramente e senza troppi giri di parole che il nuovo Ceo “sta distruggendo anni di lavoro e istituzioni create per rendere il social network più sicuro e civile.” Parole d’accusa molto dure, ma che rendo appieno la situazione che sta vivendo il social. Il Trust and Safery Council, ossia il comitato di sicurezza, era stato fondato nel febbraio del 2016 ed era composto da numerose organizzazioni che avevano il compito di assistere il social su tematiche come cyberbullisimo e sfruttamento dei minori.

Tutti i membri sono stati informati, e ringraziati per il loro lavoro, un ora prima di una riunione con i dirigenti di Twitter tramite mail, nella quale venivano informati che il Trust and Safery Council non era più “la struttura migliore” per operare ricerche di approfondimento esterno nel lavoro di sviluppo delle politiche del social network. Inoltre, la pagina contenente tutte le informazioni a riguardato è stata letteralmente svuotata, con un semplice “Wayback Machine”.