Quella di oggi, martedì 13 dicembre, potrebbe essere una giornata storica per la comunità scientifica sul fronte energetico: lo ha confermato anche il dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che nei giorni scorsi aveva parlato di «energia da fusione nucleare prodotta utilizzando dei laser». Ciò garantirebbe lo sviluppo di una tecnologia a energia illimitata e pulita, proprio in un contesto mondiale così delicato e difficile come quello attuale, dettato dalla crisi energetica dovuta alla guerra.

Secondo la testimonianza degli scienziati statunitensi, per la prima volta l’energia prodotta attraverso i laser è stata superiore a quella necessaria per scatenare la reazione. Scendendo nel dettaglio, durante l’esperimento sono stati usati 192 laser ad alta energia: per produrre 2,5 megajoule di energia da laser sono stati impiegati circa 2,1 megajoule di energia. L’energia generata, insomma, ha superato in maniera importante l’energia immessa. Si tratta della prima volta che un esperimento del genere ha prodotto un guadagno così significativo di energia.

I ricercatori imputerebbero il successo dell’esperimento all’utilizzo di idrogeno in forma di plasma, il quarto stato della materia dopo quello solido, liquido e gassoso. L’esperimento ha replicato alcune condizioni che si trovano solo nelle stelle e nel sole, come rivelato dalla segretaria all’Energia statunitense Jennifer Granholm nel corso della conferenza stampa.

Questa pietra miliare ci avvicina di un passo significativo alla possibilità di avere un’energia a emissioni zero di carbonio che alimenti la nostra società.

Nel giro di qualche anno, infatti, la fusione nucleare potrebbe essere sfruttata ad esempio per generare elettricità in grandi quantità, in modo sicuro e senza ripercussioni sul clima. Tuttavia, gli scienziati hanno sottolineato quanta strada ci sia ancora da fare prima che la produzione di massa sia possibile.

Fusione nucleare, l’origine del rivoluzionario esperimento

L’annuncio della scoperta era arrivato due giorni fa, scatenando la curiosità dell’intera comunità scientifica internazionale, che ha atteso con ansia la presentazione dell’esperimento, tenutasi presso la National Ignition Facility in California. Il team di scienziati protagonisti della scoperta lavora presso la Federal Lawrence Livermore National Laboratory.

Una fonte di energia pulita e potenzialmente illimitata, imitando le reazioni che avvengono nel cuore delle stelle. La fusione nucleare è un processo diverso rispetto alla fissione nucleare, sulla quale si basano le comuni centrali a fissione oggi esistenti, che potrebbero dare origine a prodotti radioattivi. La fusione nucleare, invece, è capace di produrre un’enorme quantità di energia, dando nello stesso tempo origine a un atomo molto stabile e poco rischioso.

Una scoperta che ha portato gli Usa ad intraprendere “i primi passi verso una fonte di energia pulita che potrebbe rivoluzionare il mondo“, secondo le parole di Jill Hruby, sottosegretaria statunitense per la sicurezza nucleare, che ha commentato il successo dell’esperimento nel laboratorio californiano.

Con questo annuncio scientifico da parte degli Stati Uniti, un nuovo futuro non sembra essere troppo lontano. Lo ha sottolineato anche il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Questa svolta dimostra che la necessità di continuare ad investire nella fusione nucleare è forte. Abbiamo bisogno di vari approcci per garantire questa energia pulita in futuro, ma questo dimostra che vale la pena intensificare il lavoro e la ricerca.